
I regali perfetti per Halloween! Ok, io l'ho scoperto e ne soffro. Ma soffritene anche voi, con me, tecnofeticisti ipnagogici.
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posted by kotazzu at 10/28/2009 08:53:00 AM
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Se non le vedete guardate il video direttamente su YouTube
2. questa è una playlist, alla fine del primo video parte il secondo
I TG e i maggiori quotidiani sono associazioni a delinquere finalizzate al controllo dell'informazione e alla manipolazione dell'opinione pubblica. Fatevene una ragione. Le ultime evidenze arrivano dalle elezioni regionali in Abruzzo e da quelle sarde.
Il principio è semplice, ed è lo stesso applicato nel marketing. Innanzi tutto: se una cosa la vedi, allora esiste. Bisogna far passare il marchio. La parola d'ordine è: mostrare ovunque il nome del candidato da spingere.
Inquadrature chiare, definite, nomi e volti ben in evidenza. Di contro, l'identità dell'avversario deve essere sfumata, poco riconoscibile. Le scritte e simboli che lo riguardano devono essere confusi, meglio se parzialmente coperti.
L'audio gioca un ruolo fondamentale. In un caso chiaro, cristallino, forte, ben equalizzato. Nell'altro distante, difficilmente percepibile, annacquato nel riverbero ambientale per dare l'impressione di scarsa professionalità.
Anche il contesto è importantissimo. Da un lato si sceglie un palazzetto dello sport ripreso da particolari angolazioni, studiate in modo da farlo sembrare stracolmo - cosa che, dati alla mano, non è - e si montano immagini di sostenitori entusiasti. Dall'altro si mandano registrazioni di luoghi bui, piccole sale claustrofobiche, prediligendo spezzoni di scarso effetto, dove magari l'atmosfera è fiacca.
Le parole usate da speaker e giornalisti poi sono la ciliegina sulla torta. Accuratamente studiate secondo i dettami della programmazione neuro linguistica (PNL), insegnata nei circoli giovanili di Marcello Dell'Utri da Antonio Meneghetti. Al candidato da sostenere ci si riferisce come al prossimo possibile governatore, all'altro come all'ex governatore, creando un immaginario nel quale il passato e il futuro sono realtà consolidate e incontrovertibili. Ancora, nel primo caso si parla di programmi e potenzialità, nel secondo si sottolineano problemi e si delinea una personalità chiusa, che gioca in difesa.
E come la mettiamo con la par condicio? Suvvia, ragazzi: siamo italiani. Un po' di creatività, per favore...
Innanzitutto disponiamo del più formidabile cavallo di troia mai concepito. Il Presidente del Consiglio. Con la scusa del dovere di informare sulle attività di governo, può essere ripreso e mandato in onda costantemente. Specialmente durante il silenzio stampa che precede i giorni del voto. I suoi prestanome godono così di una vetrina pre-elettorale importantissima, dato che le elezioni si vincono proprio negli ultimi giorni.
Secondariamente, nel mondo degli affari tutto è oggetto di compra-vendita, conseguenza di un'analisi cinica basata sul modello costi-benefici.
Quanto costa violare la par condicio? Meno, infinitamente meno rispetto a quello che si perderebbe non piazzando il figlio del commercialista di famiglia in una posizione chiave come quella di governatore della Regione Sardegna. Meglio occupare l'informazione locale, con uno squilibrio di esposizione vicino a percentuali da dittatura sudamericana, e pagare dopo qualche anno un'ammenda ridicola.
Basta comprare a prezzi da rigattiere interi chilometri di coste non edificabili e rivenderle subito dopo aver deliberato che è possibile costruirvi alberghi e villaggi turistici. Con gli spiccioli delle mance ai camerieri ci si paga la multa e ci si toglie dalle palle l'Autorità Garante per le Telecomunicazioni.
[...] Non so se Cappellacci riuscirà nonostante tutto a fare qualcosa di buono. Tutto quello che so è che i risultati elettorali sono stati alterati con l'inganno, e questo mi basta.
L'unica Italia possibile è un'Italia libera dai metodi berlusconiani. Dopodichè ben vengano destra, sinistra, comunisti, leghisti, giustizialisti, libertari, democratici e liste civiche. Ma devono giocare tutti ad armi pari.
Tutto cio' è pedissequamente copiato da BYOBLU.
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posted by kotazzu at 2/23/2009 10:48:00 AM
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"Italian Kebab e' soprattutto uno spunto di riflessione che i fratelli Davide e Gabriele Adriano e Edilcuoghi offrono ai visitatori della Triennale sulle possibilita' future del nostro modo italiano di fare design, provocatorio e fuori dagli schemi ma anche incredibilmente semplice e funzionale."
Ditemi se non è geniale. Mapporc. Bifronte.
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posted by kotazzu at 4/08/2008 04:46:00 PM
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Ebbene sì, il vostro eroe é stato colto dalla febbre del MotoGP: in questo momento, è a letto con 39 gradi di alterazione, dopo aver sudato l'anima e tirato fino alle 5 e mezza con colleghi e capo, per consegnare in tempo le grafiche di alcuni team.
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posted by kotazzu at 2/11/2008 11:16:00 PM
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Ma che immense facce da c...calandra, cornicefalo, catoblepa. CATOBLEPAAAA!
No, mo' ve lo spiego. Tanto chi mi conosce sa nomi cognomi e indirizzi, quindi non ledo alcuna privacy a scrivere genericamente di persone X e Y... troppe volte ho fatto semplici commenti, e chi mi legge mi dice che non capisce una mazza.
Mio collega al precedente posto di lavoro viene allontanato con campagna di demoralizzazione, vuoto lavorativo e senso di inutilità. Portato alla rottura di balle estrema, si licenzia credendo realmente di essere superfluo (quando in realtà dall'amministrazione si rifiutavano tutti i lavori che avrebbe potuto fare lui... magari perché rendevano, anziché brochure aziendali dove il ricavo veniva mangiato da fotografi e stampa considerando il lavoro di esportazione di 25 uscite su quotidiani come omaggio) e va dalla concorrenza.
Un anno dopo mi contatta dicendo che alla concorrenza cercavano personale qualificato ed aveva fatto il mio nome. Vantaggi? Miglior trattamento, capacità riconosciute e non affossate quando troppo in evidenza rispetto al GenioInCapo, piccole cose.
Per evitare prese per il culo passo in sordina alla concorrenza. Le voci volano, gli ex s'incazzano, ma dopo gli ultimi anni di prese in giro, voltafaccia e falsità sull'orlo del baratro non mi sento in animo di dargli una quarta possibilità. Sì, non dette, altre ce n'erano state, e non una. Ma alla fine, quando sul piatto della bilancia metti schiavitù ma anche la tua vita e il tuo futuro, e dall'altro un minimo di appagamento e interesse ma conditi di mal di stomaco, rabbia e frustrazione (mitici commenti sarcaUstici dopo che i clienti mandavano i complimenti al capo per le mie produzioni: "Stai diventando bravo, ti hanno scambiato per me" detto con aria da pugnalata alla schiena), la bilancia misteriosamente pende da una parte. Siete degli ESP? Bravi!
Quindi è comprensibile se si risponda agli auguri solo di chi si é buttato fuori con l'inganno, cercando poi di espiare/rifregare/trafugare altrove (ma allora! ancora con questa storia di "prenditi la partita IVA, poi ti passiamo 2000 euro al mese di lavori"??? ma se è così facile ancora lì a fare grafica state? anche io dovevo prendere la PIVA e tornare con le PIVE nel sacco! minchia, le invenzioni dei geni della finanza, wall street ci fa le poNpe) e non a chi vi ha mollato il calcio finale per decollare ad altri ben più allegri lidi cagliaritani? Suvvìa...
Siamo tutti più buoni.
Voi, rimanete sempre i soliti...
Tanti auguri retroattivi e radioattivi! Di quelli che fanno cadere i cogli*ni!
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posted by kotazzu at 1/02/2008 05:08:00 PM
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Il "ritardo digitale" che affligge ancora il 40% della popolazione italiana (dati Niche) è ascrivibile principalmente a tre fattori:
Età: passati i 60 anni, l'utilizzo delle nuove tecnologie, siano esse cellulari, pay-tv o, peggio ancora, computer, crolla drasticamente.
Sesso: sebbene buona parte del divario sia stato recentemente colmato, ancora oggi le donne fanno in casa un uso delle tecnologie digitali (computer, pay-tv, fotografia digitale, etc.) nettamente inferiore rispetto agli uomini. La situazione peggiora se si prendono in considerazione tecnologie ancora più recenti come voip, blogs, chat, etc. L'unico caso in cui tale ritardo è stato colmato riguarda l'uso della telefonia cellulare. Nell'ambito della sola utenza femminile, si registra un forte divario tra donne in carriera e "casalinghe", dove quest'ultime appaiono praticamente allo scuro delle tecnologie digitali.
Conoscenza dell'inglese: due terzi degli italiani dichiara nei sondaggi di non conoscere affatto la lingua di Shakespeare, denunciando di fatto un'ostacolo assai rilevante "alla diffusione delle conoscenze e della cultura ICT nel nostro paese".
Data questa analisi, (i cui dettagli potete in parte consultare sul sito di Confindustria), ne consegue l'identikit del perfetto escluso digitale italiano: una donna ultrasessantenne completamente diguna d'inglese. Dopo la casalinga di Voghera, ora i giornalisti dovranno dunque fare riferimento alla pensionata di Lotzorai.
(Via Blogs4Biz)
Etichette: complotto, grafica, pubblicità
posted by kotazzu at 12/13/2007 11:15:00 AM
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Cominciamo.
Ed ecco a voi la prima pagina di un tentativo: crare una campagna pubblicitaria casalinga per il nuovo cinquino.
La prima idea la trovate qui.
Andate a votarla dopo il 20 maggio...
Oppure, aggiungete la vostra. Sempre che le idee siano valide, gente!
Etichette: cinquecento, pubblicità
posted by kotazzu at 4/20/2007 01:45:00 AM
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