
I regali perfetti per Halloween! Ok, io l'ho scoperto e ne soffro. Ma soffritene anche voi, con me, tecnofeticisti ipnagogici.
Etichette: esagerazioni, humor, link, porno, pubblicità
posted by kotazzu at 10/28/2009 08:53:00 AM
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Etichette: berlusconi, complotto, dittatori, humor, schifo
posted by kotazzu at 2/23/2009 11:50:00 PM
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Ricordatevi soltanto che persone come quelle che vedrete sono attorno a voi, ogni giorno, ogni notte. Anche i vostri vicini di casa potrebbero nascondere compulsive dissociazioni come quelle che vedrete.
Preparatevi ad un vivido spaccato dell'uomo del 21esimo secolo.
Ecco il link.
Mi dispiace.
Etichette: esagerazioni, humor, porno, schifo
posted by kotazzu at 12/06/2008 02:19:00 AM
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Strano bug si sta verificando in alcuni iphone, in almeno un caso documentato. Sembra che il piccolo terminale della Apple, oggetto del desiderio di molti, incautamente alleghi fotografie dalla memoria ad emails che, non spedite, vengono inserite nella cartella dei messaggi spediti.
Cosa ancora più strana, sembra che il caso si verifichi con maggiore frequenza nel caso le fotografie siano di genitali maschili e i destinatari siano del genere femminile; il bug è stato scoperto da una moglie che accidentalmente ha controllato il telefono del marito.
Sembra che il problema verrà risolto con la prossima release del firmware, comunque.
Via The Inquirer via Engadget
posted by kotazzu at 11/18/2008 03:09:00 PM
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Ricerche pagate da chissachì, per futili motivi: eccone un'altra da aggiungere alla folle lista...
Una recente ricerca del Regno Unito ha scoperto che le persone cresciute nell'era dei media in bianco e nero sognano monocromatico circa un quarto del tempo, mentre coloro venuti su con le TV a colori sognano quasi sempre in pieno Technicolor.
La ricerca suggerisce che l'esposizione ai media tra i 3 e i 10 anni è il periodo nel quale scatta l'interruttore, da quando la mente comincia ad essere capace di sognare - il che mi fa tosto rabbrividire, nel pensare ai miei futuri figli che cresceranno con sogni in un rapporto di compressione eccessivo, pieno di artefatti e in letterbox, in un infinito buffering prima di scoprire che il plugin è mancante e non hanno sognato uno stracazzo.
Io personalmente sogno a 4 bit, 7 frame al secondo, e l'audio è adlib.
via The Telegraph
Etichette: humor, schizofrenia, tecnologia
posted by kotazzu at 10/22/2008 05:34:00 PM
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Immaginate, passeggiate sulla spiaggia col vostro cane ed uno strano oggetto simile ad un barile è arenato. Puzza. Che fate?
a- Lo vendete a tranci come "ricordo del mostro";
b- lo vendete a tranci come "prodotto di bellezza a base di argilla"
c- denunciate il padrone del mostro che, ma porca, non si può, vai in giro per la spiaggia e trovi le cacche, poi uno le pesta e affoga nella merda.
Ma no, davvero. La prima cosa che fai quando trovi uno stronzo enorme in spiaggia é chiederti "da dove viene questo stronzo?" (che poi me lo ripeto svariate volte al giorno, e senza stronzi marini) oppure "quanti dobloni ci posso tirare fuori spillandoli dagli imbelli?"
per inciso, viene da http://www.stuff.co.nz/4703332a11.html, ma anche la teoria per cui moriremo di caldo causato dall'effetto serra generato da geopeti artici non è male.
Sembra che schiuma metanica contenuta sotto i ghiacci dell'antartide si stia sciogliendo, esalando nell'atmosfera, a causa dell'effetto serra; e che tale metano, immesso nell'aria, sia causa ancora maggiore di surriscaldamento rispetto a qualsivoglia anidride carbonica bruciacchiata da noi.
Questo spiegherebbe sia gli stronzi che i peti: la terra ha un buco del culo. E lo sta imparando ad usare.
Sarà colpa di tutto quello che gli diamo da mangiare? Fertilizzanti, scorie chimiche, lardosi obesi americani morti à la Peter Griffin. Ci credo che caga e peta così, come fareste voi dopo una dieta ricca di grassi insaturi come questa. Cominciamo a mandare i morti nello spazio...
Etichette: conigli, disgelo, humor, tecnologia
posted by kotazzu at 9/30/2008 11:47:00 AM
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Qualcuno ha pensato di utilizzarle in maniera creativa...
Per me il pezzo migliore è il pong, ma anche l'elicottero non é male.
Etichette: animazione, humor, schizofrenia, vimeo
posted by kotazzu at 7/31/2008 03:29:00 PM
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Whitechapel dixit.
posted by kotazzu at 7/29/2008 08:49:00 AM
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Etichette: cinema, esagerazioni, humor
posted by kotazzu at 7/18/2008 06:54:00 PM
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Porca vacca mi hanno replicato in laboratorio.
Lo sapevo.
Ecco la genesi.
E' bellino, proprio come me!
E' peloso, proprio come me! (Si, lo so, i dinosauri non erano pelosi, ma se fai la pelle gommosa a questo attrezzo i bambini prima lo schifano, al massimo lo leccano come i rospi)
Ha gli occhioni dolci, proprio come me!
E' verde. questo no.
Mica si puo' avere tutto, eh.
posted by kotazzu at 2/16/2008 02:55:00 PM
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- Ai Robot non puo' realmente fottergliene di meno se vivete o schiattate. Sul serio. Intendiamoci, cosa state pensando? "Ooh, devo proteggere il Sacco di Carne a tutti i costi perchè non posso proprio mettermi in carica da solo." Chiudete il fottuto becco.
- I robot non vogliono fare sesso con voi. Stai ascoltando, Giappone? Non ho un brillante metro di paragone per questo, perché francamente voi Sacchi di Carne vi scopereste le biciclette se stessero ferme e non si opponessero. Basta. Non c'é un singolo robot sulla Terra che voglia vedere un sacco di carne con un piccolo connettore all'estremità avvicinarsi con una latta di WD-40 ed un sorriso speranzoso. E non vogliamo installato quel terrificante buco che sputa fuori altri sacchi di carne.
- Che cosa, non riuscite a contare più di tre? Ci si aspetta da noi che salviamo le vostre miserabili vite, soffriamo agghindati da scolarette in costumi da due soldi mentre voi ci profanate qualsiasi cavità riusciate a trovare e in più facciamo i vostri compiti di matematica? E' un miracolo che voialtri umani siate sopravvissuti abbastanza a lungo da costruirci.
via warren ellis
posted by kotazzu at 1/07/2008 01:25:00 AM
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Mmm, sto sgranocchiando una mela verde... sembra la mela dello shampoo, stesso profumo (di shampoo) ma con sapore di mela... marchiata "uomo del monte"... e qui mi viene da pensare: ma quel povero cristo vestito di bianco, non ha altro da fare al mondo che andare in giro ad assaggiare frutta? E non gli capita mai di beccare un pezzetto di frutta bacata o comunque non buona?
Non esiste che ovunque lui dica sempre si... assaggia un pezzo di ananas, e l'uomo del monte ha detto si! O dice SEMPRE si e ogni tanto manda in commercio una partita di papaye assolutamente acerbe che se ne assaggi un pezzetto ti si restringe il buco del culo e non caghi per due settimane... e allora anche lui che l'ha assaggiata o non ci capisce una mazza di papaye o si vuole vendicare su di noi dopo che è rimasto due settimane senza cagare ed ha dovuto mangiare tutte le prugne del monte per sturarsi il retto... e che dire del mango lassativo perchè era troppo maturo? Penso a lui che si siede, gli piazzano dinanzi un vassoietto con il mango... lo assaggia... lo gusta... e inghiotte... e corre nel cesso a velocita' warp...
"uomo del monte, cosa ne pensi?"
"FA CAGARE!"
"L'uomo del monte ha detto che fa cagare!"
e la settimana dopo c'e' un picco di produzione della Dolce Euchessina. Bastardi.
Etichette: complotto, esagerazioni, humor, racconto
posted by kotazzu at 12/03/2007 01:29:00 AM
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-Adesso cosa c'é- chiese con accento iràto.
-E' stato il mio bimbo- disse, dal tepee a fianco, con voce imbarazzata, Alce Furba- stava facendo esercizi, ed ha ecceduto un po' con la temperatura...
Sempre così, con i bambini, penso' il vecchio. Vogliono fare come i babbi, e per lo sforzo...il piccolo era il figlio di uno dei più celebri "ascoltatori di rotaie" della storia dei Mohawk, tale Padiglione Piallato.

Ma non tutto era facile come sembrava. La prima volta, i guerrieri attesero invano il passaggio del convoglio; un carrello a mano timidamente fece capolino da dietro il monte, con solo un pinguino come pilota/locomotore e un mentecatto rimpinzato a merendine che lo seguiva.
La seconda, durante un pemmican-party nella capanna centrale, il fischio della motrice si sentì che ormai era troppo tardi, e poterono raccogliere appena qualche torsolo di mela.
Per la terza decisero di non giungere impreparati, ed inviarono il giovane Occhio Sveglio al villaggio dei Visi pallidi a prendere acqua di fuoco e notizie; lo scellerato le chiese all'ufficio informazioni della stazione, specificando che dovevano calcolare gli orari per un assalto al treno. Per tutta risposta lo spararono a sale e il villaggio fu costretto a spostarsi qualche chilometro in mezzo ai boschi per non farsi trovare da qualche decina di malavitosi bifolchi razzisti senza senso dell'umorismo che, armati di buone intenzioni e bibbie foderate in bronzo e forconi e winchester, cercavano i parenti più prossimi del giovane per spiegargli il loro punto di vista.
In quei giorni alcuni giovani geurrieri si intrattenevano a fondo valle, in gare di abilità, intelligenza e celopiùlunghismo.
Un pagalamossa mal riuscito fece perdere l'equilibrio all'allor giòvine Orecchio Pizzuto
che, rovinando a terra, cadde disteso sulle rotaie. La giornata calda ed il ferro crudo si sommarono, producendo quanto di più caldo possa esistere dopo il the di Zia May, e l'orecchio pizzuto di Orecchio Pizzuto si appoggiò sulla traversina con sinistro sfrigolìo. I coyotes pensarono di aver trovato il fratello da lungo disperso, ma era solo il lamento del povero ragazzo lì steso. Ma non fu soltanto lo sfrigolìo nell'orecchio quello che sentì: lontano, una vita più in là, qualcosa si stava muovendo, grosso, leviatanico ed inarrestabile...e mentre scherzosamente veniva chiamato "PadiglionePiallato" dagli amici, causa mancanza del padiglione auricolare esterno, il convoglio arrivo' sferragliando, passo' lasciando guanti, cappellini e torsoli di mela e lasciando anche un ragazzo che aveva una idea valida su come organizzare il proprio futuro.
Tante gioie porto' questo suo dono al villaggio, ora capace di scoprire prima il passaggio del treno; meno gioie al suo orecchio, che consumandosi pian piano, gli meritò l'aggiornamento a "Padiglione Assente"; e il piccolo figlio di Padiglione, illuminato dalla capacità del padre, decise di esercitarsi, pur dovendo restare a casa.
-... e così, per fare esercizio, ha preso il mio ferro da stiro e lo ha appoggiato all'orecchio. Dice che vuole fare come il padre...
-Direi che da oggi si chiamerà Orecchio Stirato-, suggerì Alce Tonante. La donna annuì e tornò dentro riconoscente la tenda. -Oggi tutti mi tocca fare... se non fosse per me, cosa diventerebbero qui!
Dall'apertura della tenda filtrava buon profumo di lombata arrosto.
posted by kotazzu at 12/01/2007 01:48:00 AM
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Ora, passi che ci si debba prendere cusa delle persone. Quello che non comprendo é come ci si possa ancora mettere alla guida dopo aver bevuto: perché deve pensarci la macchina?
E se mi va di bere una birra, non parte. Vado a piedi. Muoio di polmonite per colpa dell'auto farlocca.
Ma ecco la soluzione: il gatto!
Portatevi appresso Fufi, stellino, pallino o come si chiama a casa vostra la fabbrica di pelliccia deambulante. Mettete la boccuccia del micetto nel breath controller e strizzatelo come zampogna; dopodiché, infilatelo con destrezza a mo' di guanto sulla leva del cambio. Avrete un alito immacolato (a meno che il gatto non stia andando a male, o non sia l'alcoolista di famuglia; avrete così scoperto chi si scola il Gin, e non è vostra sorella) e la leva del cambio non assaggerà più la traspirazione alcoolica della vostra manona sudata. Anzi, avrete una comoda manopola in pelliccia. E l'auto partirà magicamente.
Avvertenze: togliete il gatto con una canna per i fichi d'india dalla leva del cambio: potrebbe aversela a male per il trattamento, regalarvi effetti scaring in faccia in forma di losanghe, e la prossima volta difficilmente comunque salirà in auto con voi.
posted by kotazzu at 10/16/2007 06:11:00 PM
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Solo come l'ultima aringa nel barile, pensavo a come trascorrere la settimana che avevo davanti prima che il mio contatto mi raggiungesse per il resto della storia, che starò a raccontarvi un'altra volta. Magari davanti ad una pinta di sidro, se sarete così gentili.
La solitudine è una cosa deprecabile, ma lo scacciarla con sola birra e marinai pelosi di contorno non è il massimo. Controllai percio' sul mio libro nero delle conoscenze per verificare le mie (scarse) amicizie femminili in città.
In due passi raggiunsi la casa di Alethiel, una mezzelfa che da parte umana aveva ereditato soprattutto l'abbondanza. Al mio bussare giunse alla porta un orso peloso che poi si dimostro' essere un tagliaboschi. Di sicuro non era Alethiel. Feci la scena del venditore di enciclopedie magiche e riuscii a cavarmela, con un contratto per dodici volumi della "Marmotta dalla A alla Z".
Pensai che investire in una serie di chiamate via sfera poteva essere meglio, soprattutto per l'olfatto.
La successiva fu Agata. Alla mia chiamata non rispose nessuno, o era uscita o era occupata in quel genere di cose per cui un colpo di sfera è solo una seccatura.
Mi ricordavo bene di Maggy, al ritorno da una battuta di caccia sul mio tappeto volante era stata... beh... molto espansiva. Alla mia chiamata rispose sua madre, che mi trattenne per mezza clessidra prima di farmi solo riuscir a pronunciare il mio nome. Seppi che era in tourneé con una compagnia di attori, e che stava tanto bene che per chiunque la vedesse era come "un pugno in un occhio", la qual cosa mi lasciò perplesso, è difficile avere una buona impressione di chiunque con uno zigomo gonfio. Mi disse che rappresentavano un dramma dove dodici vergini sacerdotesse erano rapite dagli orchi, e Maggy era proprio quella che più delle altre pareva davvero una vergine. Ripensando al tappeto, se lei era una vergine, Galadriel era seconda base dei Goblins di Waterdeep.
Mentre la madre continuava a gracidare, chiusi la sfera.
L'ultima possibilità era Celia, una ragazza un po' piatta ma con una discreta balconata.
Mi ricordai anche che era la tipa intellettuale studiosa, che anche per andare alla latrina non si staccava mai dal suo libro di letteratura tardo-empatica. Lasciai stare.
Andai a cenare al Granchio Verde, il cameriere mi riconobbe e mi mise al tavolo vicino alla cucina. Dopo la terza birra mi accorsi di una fanciulla dall'altro lato della sala, da sola. Feci sfoggio del mio miglior set di sguardi, sornione, aperto, gioviale, bramoso... al quinto una lisca di pesce mi ando' di traverso, e il suddetto cameriere impiegò parecchi colpi alla mia schiena nel tentativo di debellare l'infausta vestigia interna del pasto. Dopo molti colpi, di tosse e di cameriere, e lacrime, chiesi il conto.
Passai accanto al tavolo della fanciulla, e con viva contrarietà, mi accorsi che i miei sorrisi erano stati sprecati, essendo ella una vecchia baffuta signora. Le birre offrono uno spettacolo distorto della realtà, non si dovrebbe bere prima di occhieggiare.
Mi addormentai sognando una ragazza di uno spettacolo con gli orchi che leggeva letteratura tardo-empatica a un giovane cameriere del Granchio Verde, mentre una vecchia signora coi baffi ballava per le strade con un taglialegna che si chiamava Alethiel.
Il giorno successivo mi riebbi un po', e mi accorsi che il mio guardaroba avrebbe avuto bisogno di una sistemata radicale. Contattai un mio amico sarto, che oltre a pomparmi via dalle tasche una discreta quantità di pezzi d'oro notò la strana luce nei miei occhi.
"Tu hai bisogno di compagnia."
"Direi, non so come ammazzare il tempo."
"Guarda, tra le mie indossatrici c'é una ragazza veramente a posto. Certo, se vuoi fare conversazione ti metto in comunicazione con un professore di magia, ma ti assicuro che per una serata va benissimo."
Mi feci dare il suo indirizzo, prenotai per due in una taverna molto à la page, raccattai due biglietti per uno spettacolo teatrale (casualmente, un dramma con vergini rapite dagli orchi) e con un mazzo di fiori presi in prestito ad un balcone mi recai da lei. Rimasi un po' perplesso e cominciai a nutrire qualche dubbio sulla bontà di questo incontro al buio.
La fanciulla aveva un nonsoché di strano, e me ne resi realmente conto non appena mi fu accanto. La sua acconciatura, composta da fili di argento intessuti con lapislazzuli, mi superava di una testa buona. Pensai che con un fulmine sull'impalcatura avrei potuto chiamare direttamente Elminster risparmiando sulla tariffa Intersfera.
Al Cigno Dorato mi resi conto di una cosa strana, cioè che con l'illuminazione sfarzosa del locale la mia compagna emanava strani riflessi ovunque, riflessi che dipartivano dalla sua incredibile pettinatura. Gli sguardi degli altri clienti furono calamitati dalla nostra entrata, e per un poco temetti che scoppiassero in un applauso.
Entrammo al teatro poco prima che iniziasse lo spettacolo. Mentre discendevamo lungo il corridoio verso le poltrone in prima fila, il silenzio calò sugli astanti. Le donne smisero di lasciar cadere i guanti, i loro cavalieri di raccoglierli, e tutti gli occhi si
puntarono su quella coppia invero male assortita che andava a prendere posto. Lei sembrava un galeone con tutte le vele spiegate al vento, e dietro trotterellava, a testa china, una sbigottita figurina che cercava disperatamente di non pestarle il vestito. A causa dell'acconciatura, poi, sembrava anche più alta quando stava seduta di quando stava in piedi, ed ero convinto che nessuno nelle cinque file dietro di lei avrebbe visto molto della rappresentazione.
Col procedere dell'azione, l'atmosfera in sala cambiò, l'allegria e il chiacchiericcio che precedono di solito l'inizio del primo atto erano scomparsi. Il pubblico era silenzioso e teso.
Improvvisamente, con mio sommo orrore, quella vuota, splendida carcassa che sedeva al mio fianco scoppio' in una risata fragorosa attirando su di se' l'attenzione di tutti. Tentai di sprofondarmi ancora di più nella poltrona, ma oramai avevo quasi raggiunto il suolo. Un'altra quindicina di passi e mi sarei ritrovato nel golfo mistico.
Le affondai un gomito nelle costole.
"Cara, stà zitta. Questo è un dramma, e le tue risate disturbano il pubblico."
"UN DRAMMA! Ma se è una delle cose più divertenti che abbia mai visto!"
"Lo sarà per te, ma disturbi tutti gli altri."
Lei scoppio' a ridere.
"Ma vuoi scherzare! Pensi che sia una stupida, ma io capisco subito quando uno spettacolo è divertente!"
Forse avrei potuto scappare di nascosto, piantandola lì, ma avendola portata io in teatro, per rispetto verso gli altri spettatori, mi ritenevo in dovere di trascinarla via.
"Tesoro, non mi sento bene....ho mal di stomaco e sto per vomitare, credo le ostriche, quelle che sembravano salsa rosa, sì, erano ostriche, di qualche anno fa ma ostriche. Non ho mai vomitato in un teatro, e poiché questo tappeto mi sembra nuovo, penso mi convenga uscire."
A questo punto arrivo' correndo il capo maschera, che mi chiese se la mia amica si sentisse male, che sembrava in preda ad un attacco isterico, e che poteva accompagnarla in direzione e chiamare un medico.
"Oh, no, non è niente di serio. E' una cosa piuttosto intima, ma poiché lei è il capo maschera, credo di potermi confidare. Vede, al ristorante ha ordinato un piatto di carpaccio di sgurflaatz, ma essendo crudo le si muove nelle budella provocandole solletico e inevitabili attacchi di riso. La portero' io stesso da un cerusico."
"La direzione mi manda comunque a dire che disturba il pubblico."
Allora le afferrai un braccio, e adducendo il mio precario stato di salute la trascinai via recalcitrante, promettendole un altro invito a teatro quando mi fossi rimesso in sesto.
Son sicuro che quando Mornagin sintetizzo' per la prima volta l'acqua di roccia nanica (distillare sarebbe un eufemismo, non si puo' chiamare distillato una cosa che va posta in fiaschette di piombo per evitare che sciolga il contenitore) non fu più felice di quanto lo fui io allorché, uscendo da lì, vidi un calesse vuoto sul marciapiede.
"EUREKA!"
"Che vuol dire Eureka?"
"Niente, è il nome del cocchiere. Isidoro Eureka. L'ho preso altre volte."
Detto cio', posai sulla carrozza la mia bella, che ormai aveva l'impalcatura un po' sbilenca a causa del tetto basso. Sbattei la porta, diedi al cocchiere un pezzo d'oro e dissi
"Eureka, porta la signora dovunque voglia andare".
Dopo tutto, la vuota stanza della locanda non mi appariva più tanto inospitale. Lanciai un bacio al calesse che si allontanava lentamente, e scomparvi correndo nella direzione opposta. Al Sicuro.
posted by kotazzu at 9/22/2007 10:31:00 AM
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posted by kotazzu at 9/21/2007 01:03:00 AM
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- The destruction of Pompeii in 79AD is the most viewed video at YouTube. The first comment is..."OMG so cool! Volcanos ROCK!"
- Attila the Hun has his own MySpace page. Nobody ever rejects his "invite a friend" emails.
- The soothsayer's "Ides of March" email fails to get Caesar's proper attention as it's inadvertently filtered into his junk folder.
- But at least Caesar's "Et tu Brute?" comment is available as a free ringtone download.
- The domain gladiator.rome sells for the record sum of 1,000,000 denarii.
- The owner of hadriansucks.rome is compelled to hand over both the domain name and selected body parts by an independent domain tribunal chaired by...Emperor Hadrian.
- "Naked Cleopatra" is the top search term on Google.
- Unfortunately, the Queen of Egypt dies an early death after misunderstanding IT's call to embrace an ASP solution.
- Hannibal blogs his way across the Alps with posts like, "Whoops, lost another elephant today."
- But he runs out of money when his PPC budget is plundered by an iberian click scam organized by Publius Cornelius Scipio.
- Tiber.com opens, initially selling scrolls and tablets before expanding to include togas, pottery, and do-it-yourself mosaic kits.
- Websites like handsome-literate-male-british-slave.com pollute the search listings thanks to generous commissions at the slaves.co.rome affiliate program.
- Roman programmers moan about projects outsourced to cheap coders in Mesopotamia.
- The Colosseum is renamed the eBay Colosseum, with free wireless hotspots outside the lark's tongue restaurant.
- The volume of spam collapses when the penalty for not providing a working opt-out mechanism becomes equal billing with the lions at the eBay Colosseum.
- But we still get emails featuring Brunhilda, the lonely Visigoth, and hot deals on cheap peacock livers from Gaul.
- Nobody invents a spam filter good enough for the House of the Vestals.
- Classical geeks wear t-shirts proclaiming, "there's no place like CXXVII.0.0.I" (bonus points if you get that one)
- Finally, Rome burns to the ground while Emperor Nero battles online with Hakkar the Soulflayer in World of Warcraft.
via NO MAN IS AN ILAND
Etichette: humor, schizofrenia
posted by kotazzu at 4/18/2007 01:36:00 AM
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E' stupendo. Semplicemente stupendo.
La personificazione dei font! Questo thread è gestito da gente o realmente geniale o assolutamente priva di occupazione.
(somethingawful forum thread)
posted by kotazzu at 3/08/2007 10:52:00 AM
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