La scia avvelenata di questo weekend

La vera scia avvelenata che rischia di lasciarsi dietro questo cupo week end non saranno le elezioni illegali in un paio di regioni, e nemmeno la rabbia di quelle minoranze ? Dio le benedica ? che tra sabato e domenica sono andate in piazza a protestare.

La vera scia avvelenata che si lascerà dietro questo cupo week end è un cocktail pauroso di assuefazione e rassegnazione, un cocktail che è stato inoculato a dosi crescenti nell?ultimo anno e che adesso è arrivato con una siringata da cavallo.


L?assuefazione allo stupro delle regole del vivere civile è cresciuta giorno dopo giorno, nelle cento leggi ad personam, nelle mille ordinanze comunali oltre il limite del razzismo, nei centomila conflitti d?interessi, nella fabbricazione di falsi dossier contro i giornalisti avversari, nei titoli urlati di bile dei giornali del premier, nelle bugie ininterrotte dei tg di regime. Così come in tanti segnali più deboli ma non meno significativi, come il pedinamento a telecamere accese di un giudice che aveva osato dare torto all?azienda del premier o l?automobile data a fuoco di un ragazza che poteva rivelare qualcosa sulle sue notti col Capo.

Un avvelenamento lento, che ha mitridatizzato il ventre della società facendole considerare normale, accettabile, ciò che è solo vergogna.

La rassegnazione è il passo successivo: quando la violenza diventa così plateale e sfrontata da produrre l?idea che non possa essere più fermata. Da nessuna piazza, nessuna protesta, nessuna opposizione. Quando riesce a comunicare il messaggio che non c?è più niente da fare, che tanto vale restare chiusi in casa.

Insieme ai contenuti, sono state le modalità del piccolo golpe a produrre perfettamente questo effetto. Il governo riunito di venerdì notte, e per pochi minuti:s?inizia alle nove e alle nove e mezzo è già tutto finito. Nessun dissenso, nessuna discussione. E poi quella leggina che passa veloce, nel buio di una Roma piovosa, dalle sale di Palazzo Chigi a quelle del Quirinale, dove un pavido anziano immediatamente la firma, senza nemmeno aspettare il mattino.

L?immagine di questo vecchio debole che resta sveglio tra gli arazzi per obbedire a chi è più potente di lui ha trasmesso meglio di ogni altro particolare il segnale di un potere che si è fatto onnipotenza, che ha assuefatto abbastanza il Paese da potersi ormai permettere di tutto, ovunque, comunque. Un potere che ormai sghignazza ebbro di se stesso, un potere che trascina il corpo dell?avversario sconfitto come Achille con quello di Ettore attorno alle mure di Troia, sentendosi invincibile ed eterno.

Questa è la vera scia avvelenata che rischia di lasciarsi dietro il cupo week end alle nostre spalle. L?assuefazione che si è fatta rassegnazione. L?allargare le braccia, il fare spallucce, il guardare altrove. Anche di quelli che sanno ? sì lo sanno ? che qualcosa di grave è successo, che un?altra membrana è stata rotta, ma pensano che tanto non c?è niente da fare, e lo stesso penseranno quando un?altra membrana verrà superata.

E? questa assuefazione, è questa rassegnazione, da lunedì 8 marzo, il nostro primo avversario.

(da Piovono Rane)

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posted by kotazzu at 3/08/2010 04:05:00 PM | 0 comments


La nostra resa incondizionata

Il PDL getta la maschera, quella maldestra illusione ottica che nascondeva la dittatura sotto all'immagine di una democrazia ormai cerulea e svuotata, come si conviene ad ogni cadavere preservato artificialmente dalla decomposizione. Se c'è una cosa che caratterizza un regime, è proprio l'assenza di qualsiasi regola su come scrivere il regolamento, che dunque viene scritto dai più forti.

L'armata brancaleone destituisce se stessa, dichiara fallito lo Stato di Diritto e cerca di ottenere con la forza quello che non può ottenere legalmente. Così, mentre Vittorio Feltri oggi celebra Minzolini per il titolo di assoluzione sul processo Mills - cane non mangia cane -, perché se avesse parlato di prescrizione la gente non avrebbe capito, mentre così è più chiaro - certo: è più chiaro quello che volete far credere agli italiani -, Ignazio La Russa entra a gamba tesa nell'albo d'oro della fantascienza più cupa e inquietante, quella che tratteggia un futuro a tinte fosche, fatto di tirannide e dominio assoluti.

A pag.2 del Corriere della Sera, questa mattina assistiamo increduli a questo passaggio:
Giornalista: "Per il decreto non potevate aspettare il Tar? L'opposizione vi accusa di voler scavalcare i giudici."
La Russa: "Non potevamo: questo decreto serve al Tar per decidere meglio. Ora è impossibile che ci dia torto." ?
Decreto interpretativo? Cosè, di grazia, un decreto interpretativo, se non l'obbligo di spiegare agli altri come devono pensare? E' una mostruosità del pensiero prima ancora che giuridica. Adesso faranno anche un decreto per stabilire quali sentenze e in favore di chi debbano essere emesse? Subito dopo ne faranno uno per suggerire a chi non è d'accordo come deve ragionare per evitare di contrariarli, nei talk-show - aboliti per legge? E magari, perché no, ne arriverà uno per chiarire una volta per tutte come debbano leggersi le schede elettorali nelle urne, in maniera che il voto venga correttamente attribuito sempre e solo a loro?

Cosa volete ancora, per capire che state concedendo a un gruppo di barbari con la clava di saccheggiare e fare scempio della storia, dell'etica, della politica, delle istituzioni, del buon senso, del rispetto per l'uomo, di ogni conquista di diritti che passano complessivamente sotto il nome di civiltà? Volete che entrino nelle vostre case sfondando la porta, violentando le vostre donne, uccidendo i vostri figli e dando alle fiamme ciò che resta dopo aver depredato la catenina d'ora e il crocifisso della prima comunione?

Beh, sappiate che questo non accadrà mai. Non fino a quando vi consegnerete spontaneamente, mani e piedi legati, all'ira famelica del dominatore, sacrificando al suo capriccio la coscienza, la consapevolezza e il futuro dei vostri figli, condannati a morte già dal primo cartone animato, in una lunga ed estenuante somministrazione di inebetitori che progressivamente alienano ogni forza di volontà e ogni capacità di reazione.

Non si spiega altrimenti lo sconcertante, assordante, fragoroso silenzio di un popolo in costante stato di resa incondizionata.

via BYOBLU

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posted by kotazzu at 3/07/2010 11:20:00 AM | 0 comments


Brenda, Marrazzo e la verità in fumo


Il transessuale Brenda è statoa trovatoa bruciatoa in un appartamento di via Due Ponti a Roma. Sapete, quelloa coinvoltoa nella boutade Marrazzo, che aveva molti nomi di politici e persone dello spettacolo in agenda (si puo' dire che ai nostri governanti piaccia tanto mettercelo nel culo quanto prenderlo. par condicio applicata alla lettera e alla vita quotidiana) e che tanto aveva fatto bisbigliare in tutti gli ambienti.
D'accordo che io sono un fanatico della cospirazione. Ma son certo che a pensar male il più delle volte ci si azzecca.
Il manuale del perfetto paranoico mi dice che, per far tacere qualunque possibile ulteriore fuoriuscita di materiale potenzialmente urticante, dapprima il 9 nov a Brenda è stato sottratto il cellulare e la borsa. Oggi la vita.
Nell'appartamento di via Due Ponti non riceveva clienti, aveva le valigie pronte e stava per tornare in Brasile. Oppure in programma protezione testimoni. Troppo tardi per tutti e due, ha ormai perso il volo.
Spero che la verità venga fuori. Brutta, orribile, puzzolente di marcio e di decomposizione come solo quest'ultima politica innestata di star system può essere.

Per un resoconto parziale, via ANSA.

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posted by kotazzu at 11/20/2009 11:33:00 AM | 2 comments


Diario della disfatta

Bene, in questo post (che terro' aggiornato) metteremo tutti i buoni fatti che avverranno in Sardegna, promessi o malcelati dal nostro beneamato Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante la campagna elettorale in Sardegna per le elezioni regionali.

L'avete votato? Speravate in una Sardegna Felice? Avete una sardegna lacerocontusa e inculatappressione.

Lista LIFO.

- FINE DELLA SASSARI-OLBIA -
Uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale, ma sembra che i fondi siano finiti in Sicilia per il ponte. Che strano.


- TUTTE LE CENTRALI NUCLEARI IN SARDEGNA -
Avevo sentito un "Mai in Sardegna", ma doveva essere una interferenza. Il solo fatto che lo propongano è un insulto all'intelligenza mancante di chi li ha votati.

- CHIUDE DAL 1 MARZO l'EURALLUMINA -
Ma Berlusconi non doveva telefonare ai suoi amici russi? 450 persone a spasso.

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posted by kotazzu at 3/05/2009 11:29:00 AM | 1 comments


Intervista a Gioacchino Genchi

Forse, ma forse, hanno dato la stura a qualcosa che non potevano neanche immaginare. Ora che é indagato non è più costretto al segreto d'ufficio! Per bloccare qualche solletico scoperto, scoperchiano la fogna più grande...

"Io svolgo l'attività di consulente tecnico per conto dell'autorità giudiziaria da oltre vent'anni, lavoro nato quasi per caso quando con l'avvento del nuovo codice di procedura penale è stata inserita questa figura, come da articoli 359 e 360 che danno al Pubblico Ministero la possibilità di avvalersi di tecnici con qualunque professionalità allorquando devono compiere delle attività importanti. Mi spiace che Martelli se lo sia dimenticato, Cossiga me lo abbia ricordato, proprio il nuovo codice di procedura penale che ha promulgato il presidente Cossiga inserisce questa figura che è una figura moderna. Che è nelle giurisdizioni più civili ed avanzate, mentre prima il Pubblico Ministero era limitato, e doveva per accertamenti particolari avvalersi solo della Polizia giudiziaria, il nuovo codice ha previsto queste figure.
Per cui per l'accertamento della verità, nel processo penale, accertamento della verità significa anche a favore dell'indagato o dell'imputato, il Pubblico Ministero non ha limiti nella scelta delle professionalità di cui si deve avvalere. Io ho fatto questa attività all'interno del Dipartimento della Pubblica sicurezza.

Abbiamo svolto importanti attività con Arnaldo La Barbera, con Giovanni Falcone poi sulle stragi. Quando si è reso necessario realizzare un contributo esterno per il Pubblico Ministero, contenuto forse scevro da influenze del potere esecutivo, mi riferisco a indagini su colletti bianchi, magistrati, su eccellenti personalità della politica, il Pubblico Ministero ha preferito evitare che organi della politica e del potere esecutivo potessero incidere in quelle che erano le scelte della pubblica amministrazione presso la quale i vari soggetti operavano.
Nel fare questo ho fatto una scelta deontologica, cioè di rinunciare alla carriera, allo stipendio, per dedicare tutto il mio lavoro al servizio della magistratura. Questa scelta, anziché essere apprezzata è stata utilizzata dai miei detrattori che fino a ieri mi hanno attaccato in parlamento, al contrario.

Il ministro Brunetta non poteva non riferire che la concessione dell'aspettativa non retribuita che io avevo chiesto era perfettamente regolare, è stata vagliati da vari organi dello Stato, dal Ministero dell'Interno, dal Ministero della Funzione pubblica e dalla presidenza del Consiglio dei Ministri di Berlusconi, la stessa che mi ha attaccato in maniera così violenta e così assurda dicendo le fandonie che hanno fatto ridere gli italiani perché tutto questo can can che si muove nei miei confronti, questo pericolo nazionale, cioè una persona che da vent'anni lavora con i giudici e i Pubblici Ministeri nei processi di mafia, di stragi, di omicidi, di mafia e politica più importanti che si sono celebrati in Italia, rappresenta un pericolo.

Forse per loro! Per tutti quelli che mi hanno attaccato perché poi la cosa simpatica (è chiaro che ora sto zitto, non posso parlare sono legato al segreto) ma mi scompiscio dalle risate perché tutti i signori giornalisti che mi hanno attaccato, da Farina a Luca Fazzo a Lionello Mancini del Sole 24 ore, al giornalista della Stampa Ruotolo, sono i soggetti protagonisti delle vicende di cui mi stavo occupando. Questo è l'assurdo!

Gli stessi politici che mi stanno attaccando, sono gli stessi protagonisti di cui mi stavo occupando. Da Rutelli a Martelli, Martelli conosciuto ai tempi di Falcone. Parliamo di persone che comunque sono entrate nell'ottica della mia attività. Martelli nei computer di Falcone quando furono manomessi, Rutelli perché è amico di Saladino usciva dalle intercettazioni di Saladino, Mastella per le evidenze che tutti sappiamo e così via, poi dirò quelli che hanno parlato alla Camera al question time, quel giornalista che gli ha fatto il comunicato, cose da ridere! Tra l'altro questi non hanno nemmeno la decenza di far apparire un'altra persona.

No, compaiono loro in prima persona! Sapendo che loro entravano a pieno titolo nell'indagine. Questo è assurdo. Io continuo a ridere perché il popolo italiano che vede questo grande intercettatore, che avrebbe intercettato tutti gli italiani, ma che cosa andavo ad intercettare agli italiani? Per farmi sentire dire che non riescono ad arrivare alla fine del mese? Per sentir dire che i figli hanno perso il posto di lavoro o che sono disoccupati? Che c'è una crisi economica? Ma perché mai dovrei andare ad intercettare gli italiani? Ma quali sono questi italiani che hanno paura di Gioacchino Genchi?

Quelli che hanno paura di Gioacchino Genchi sono quelli che hanno la coscienza sporca, e quelli che hanno la coscienza sporca sono quelli che mi hanno attaccato. E con questo attacco hanno dimostrato di valere i sospetti che io avevo su di loro. Anzi, più di quelli di cui io stesso mi ero accorto, perché devo essere sincero, probabilmente io avevo sottovalutato il ruolo di Rutelli nell'inchiesta Why not.

Rutelli ha dimostrato probabilmente di avere il carbone bagnato e per questo si è comportato come si è comportato. Quando ci sarà la resa della verità chiariremo quali erano i rapporti di Rutelli con Saladino, quali erano i rapporti del senatore Mastella, il ruolo di suo figlio, chi utilizzava i telefoni della Camera dei Deputati... chiariremo tutto! Dalla prima all'ultima cosa. Questa è un'ulteriore scusa perché loro dovevano abolire le intercettazioni, dovevano togliere ai magistrati la possibilità di svolgere delle intercettazioni considerati i risultati che c'erano stati, Vallettopoli, Saccà, la Rai eccetera, la procura di Roma immediatamente senza problemi però apre il procedimento nei confronti del dottor Genchi su cui non ha nessuna competenza a indagare, perché la procura di Roma c'entra come i cavoli a merenda. C'entra perché l'ex procuratore generale di Catanzaro ormai fortunatamente ex, ha utilizzato questi tabulati come la foglia di fico per coprire tutte le sue malefatte e poi le ha utilizzate come paracadute per non utilizzarle a Catanzaro, dove probabilmente il nuovo procuratore generale avrebbe immediatamente mandato a Salerno.
Perché in quei tabulati c'è la prova della loro responsabilità penale. Non della mia. Quindi, non li manda a Salerno che era competente, non li manda al procuratore della Repubblica di Catanzaro che avrebbe potuto conoscere quei tabulati e quello che c'era, non li manda al procuratore della Repubblica di Palermo dove io ho svolto tutta la mia attività ma li manda a Roma che non c'entra niente.

Quindi si va a paracadutare questi tabulati sbagliando l'atterraggio perché in una procura che non ci azzecca nulla. Perché tra l'altro in quei tabulati c'erano delle inquisizioni che riguardavano magistrati della procura della Repubblica di Roma! Su cui stavamo indagando. Ora la procura di Roma indaga su di me e sui magistrati della procura della Repubblica di Roma. Si è ripetuto lo scenario che accadde tra Salerno e Catanzaro e si è ripetuto lo scenario che era già accaduto tra Milano e Brescia all'epoca delle indagini su Di Pietro. Con la sola differenza che all'epoca si chiamava Gico l'organo che fece quelle attività, adesso si chiamano Ros, ma sostanzialmente non è cambiato nulla.

In ultima analisi dico che io sono comunque fiducioso nella giustizia. Hanno cercato di mettermi tutti contro, hanno cercato di dire ad esempio, nel momento in cui c'era un rapporto di collaborazione con la procura di Milano anche fra De Magistris e la procura di Milano, un'amicizia personale fra De Magistris e Spataro, che siano stati acquisiti i tabulati di Spataro. Assurdo! Non è mai esistita un'ipotesi del genere. Nemmeno per idea! Come si fa a togliere a De Magistris l'appoggio della magistratura associata? Diciamo che ha preso i tabulati di Spataro. Come si fa a mettere il Csm contro De Magistris? Diciamo che ha preso i tabulati di Mancino.

Adesso i Ros dicono che nei tabulati che io ho preso ci sono, non so quante utenze del Consiglio superiore della magistratura. Non abbiamo acquisito tabulati del Csm, sono i signori magistrati di cui abbiamo acquisito alcuni tabulati, quelli sì, tra cui alcuni della procura nazionale antimafia ben precisi, due, solo due, che hanno contatti col Csm.

Ha inquisito il Quirinale! Ma quando mai? Se però qualcuno del Quirinale ha chiamato o è stato chiamato dai soggetti di cui ci siamo occupati validamente, bisogna vedere chi dal Quirinale chi ha avuto contatti con queste persone, ma io non ho acquisito i tabulati del Quirinale. A parte che se fosse stato fatto sarebbe stata attività assolutamente legittima perché, sia chiaro, le indagini in Italia non si possono fare soltanto nei confronti dei tossici e magari che siano pure extracomunitari, oppure quelli che sbarcano a Lampedusa nei confronti dei quali è possibile fare di tutto, compresa la creazione dei lager.

La legge è uguale per tutti. Tutti siamo sottoposti alla legge! Perché sia chiaro. Questo lo devono capire. Nel momento in cui a questi signori li si osa sfiorare solo da lontano, con la punta di una piuma, questi signori si ribellano e distruggono le persone che hanno solo il coraggio di fare il proprio lavoro.
Gli italiani questo l'hanno capito. E hanno capito che questo dottor Genchi di cui hanno detto tutte le cose peggiori di questo mondo... e io adesso pubblicherò tutti i miei lavori, dal primo sino all'ultimo pubblicherò tutte le sentenze della Corte di Cassazione, delle Corti d'Appello, delle Corti di Assise, dei tribunali che hanno inflitto centinaia e centinaia di anni di carcere col mio lavoro.
Ma le sentenze di cui io sono più orgoglioso non sono le sentenze di condanna, ma sono le sentenze di assoluzione! Sono quelle persone ingiustamente accusate anche per lavori fatti dal Ros che sono state assolte grazie al mio lavoro e che rischiavano l'ergastolo! E che erano in carcere. Persone che erano in carcere perché avevano pure sbagliato l'intestatario di una scheda telefonica. E adesso questi signori vengono ad accusare me di avere fatto lo stesso lavoro che loro... ma non esiste completamente!
Tutte queste fandonie e la serie di stupidaggini che sono state perpetrate addirittura in un organismo che è il Copasir! Che si deve occupare dei servizi di vigilanza sulla sicurezza, non sui consulenti e sui magistrati che svolgono la loro attività sui servizi di sicurezza! Noi abbiamo trovato delle collusioni di appartenenti ai servizi di sicurezza, con delle imprese che lavorano per i servizi di sicurezza, che lavorano nel campo delle intercettazioni, che costruiscono caserme con appalti dati a trattativa privata per milioni di euro, noi stavamo lavorando su quello! Stavamo lavorando su quello e ci hanno bloccato perché avevano le mani in pasta tutti loro! Questa è la verità.

Questa è la verità e adesso mi hanno pure dato l'opportunità di dirla perché essendo indagato io non sono più legato al segreto perché mi devo difendere! Mi devo difendere con una procura che non ci azzecca nulla con la competenza, la procura di Roma, mi difenderò alla procura di Roma.

Però sicuramente la verità verrà a galla! E non ci vogliono né archivi né dati perché sono tre o quattro cose molto semplici. Le intercettazioni di Saladino utili saranno una decina, quando fu intercettato prima che De Magistris iniziasse le indagini, ma sono chiarissime! E l'attacco che viene fatto nei miei confronti parte esattamente dagli stessi soggetti che io avevo identificato la sera del diciannove luglio del 1992 dopo la strage di via D'Amelio, mentre vedevo ancora il cadavere di Paolo Borsellino che bruciava e la povera Emanuela Loi che cadeva a pezzi dalle mura di via D'Amelio numero diciannove dov'è scoppiata la bomba, le stesse persone, gli stessi soggetti, la stessa vicenda che io trovai allora la trovo adesso!
Ancora nessuno ha detto che io sono folle. Anzi, sarò pericoloso, terribile ma che sono folle non l'ha detto nessuno. Bene allora quello che io dico non è la parola di un folle perché io dimostrerò tutte queste cose. E questa è l'occasione perché ci sia una resa dei conti in Italia. A cominciare dalle stragi di via D'Amelio alla strage di Capaci. Perché queste collusioni fra apparati dello Stato servizi segreti, gente del malaffare e gente della politica, è bene che gli italiani comincino a sapere cosa è stata."

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posted by kotazzu at 2/27/2009 07:00:00 PM | 0 comments


Le elezioni manipolate

La manipolazione svelata
Ecco le tecniche usate dai TG per dirottare il consenso elettorale
1. Abilitate le annotazioni del player.
Se non le vedete guardate il video direttamente su YouTube

2. questa è una playlist, alla fine del primo video parte il secondo

I TG e i maggiori quotidiani sono associazioni a delinquere finalizzate al controllo dell'informazione e alla manipolazione dell'opinione pubblica. Fatevene una ragione. Le ultime evidenze arrivano dalle elezioni regionali in Abruzzo e da quelle sarde.
Il principio è semplice, ed è lo stesso applicato nel marketing. Innanzi tutto: se una cosa la vedi, allora esiste. Bisogna far passare il marchio. La parola d'ordine è: mostrare ovunque il nome del candidato da spingere.
Inquadrature chiare, definite, nomi e volti ben in evidenza. Di contro, l'identità dell'avversario deve essere sfumata, poco riconoscibile. Le scritte e simboli che lo riguardano devono essere confusi, meglio se parzialmente coperti.
L'audio gioca un ruolo fondamentale. In un caso chiaro, cristallino, forte, ben equalizzato. Nell'altro distante, difficilmente percepibile, annacquato nel riverbero ambientale per dare l'impressione di scarsa professionalità.
Anche il contesto è importantissimo. Da un lato si sceglie un palazzetto dello sport ripreso da particolari angolazioni, studiate in modo da farlo sembrare stracolmo - cosa che, dati alla mano, non è - e si montano immagini di sostenitori entusiasti. Dall'altro si mandano registrazioni di luoghi bui, piccole sale claustrofobiche, prediligendo spezzoni di scarso effetto, dove magari l'atmosfera è fiacca.
Le parole usate da speaker e giornalisti poi sono la ciliegina sulla torta. Accuratamente studiate secondo i dettami della programmazione neuro linguistica (PNL), insegnata nei circoli giovanili di Marcello Dell'Utri da Antonio Meneghetti. Al candidato da sostenere ci si riferisce come al prossimo possibile governatore, all'altro come all'ex governatore, creando un immaginario nel quale il passato e il futuro sono realtà consolidate e incontrovertibili. Ancora, nel primo caso si parla di programmi e potenzialità, nel secondo si sottolineano problemi e si delinea una personalità chiusa, che gioca in difesa.

E come la mettiamo con la par condicio? Suvvia, ragazzi: siamo italiani. Un po' di creatività, per favore...
Innanzitutto disponiamo del più formidabile cavallo di troia mai concepito. Il Presidente del Consiglio. Con la scusa del dovere di informare sulle attività di governo, può essere ripreso e mandato in onda costantemente. Specialmente durante il silenzio stampa che precede i giorni del voto. I suoi prestanome godono così di una vetrina pre-elettorale importantissima, dato che le elezioni si vincono proprio negli ultimi giorni.
Secondariamente, nel mondo degli affari tutto è oggetto di compra-vendita, conseguenza di un'analisi cinica basata sul modello costi-benefici.
Quanto costa
violare la par condicio? Meno, infinitamente meno rispetto a quello che si perderebbe non piazzando il figlio del commercialista di famiglia in una posizione chiave come quella di governatore della Regione Sardegna. Meglio occupare l'informazione locale, con uno squilibrio di esposizione vicino a percentuali da dittatura sudamericana, e pagare dopo qualche anno un'ammenda ridicola.
Basta comprare a prezzi da rigattiere interi chilometri di coste non edificabili e rivenderle subito dopo aver deliberato che è possibile costruirvi alberghi e villaggi turistici. Con gli spiccioli delle mance ai camerieri ci si paga la multa e ci si toglie dalle palle l'Autorità Garante per le Telecomunicazioni.

[...] Non so se Cappellacci riuscirà nonostante tutto a fare qualcosa di buono. Tutto quello che so è che i risultati elettorali sono stati alterati con l'inganno, e questo mi basta.

L'unica Italia possibile è un'Italia libera dai metodi berlusconiani. Dopodichè ben vengano destra, sinistra, comunisti, leghisti, giustizialisti, libertari, democratici e liste civiche. Ma devono giocare tutti ad armi pari.

Tutto cio' è pedissequamente copiato da BYOBLU.

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posted by kotazzu at 2/23/2009 10:48:00 AM | 0 comments


Papà, dov'eri quando hanno tolto la libertà di parola da Internet?

Stiamo ancora osservando con apprensione il temporale D'Alia addensarsi minaccioso sull'orizzonte dell'informazione libera, che già la tempesta Carlucci si leva da sud e minaccia di spazzare via la rete per come la conosciamo.
Ormai il cyberspazio è accerchiato. Deputati e Senatori affetti da Controllatio Precox calano dal Parlamento a fiotte. Sono come cavallette. Sciamano sulle libertà digitali e cercano di inaridirle. Ogni tanto, qualcuno di loro fa obiezione di coscienza. Perfino nel PDL. E' il caso di Roberto Cassinelli, che ha presentato a sua volta un controemendamento per contenere i deliri della macelleria D'Alia. [...]

Di rete ormai legifera chiunque. Mi meraviglio che calciatori e veline ancora non abbiano scritto un progetto o un disegno di legge al riguardo. Gabriella Carlucci lo ha fatto. E' perfettamente qualificata. Ha presentato le più importanti manifestazioni canore italiane: Azzurro, Festivalbar, Cantagiro, due volte il Festival di Sanremo, e poi Cocco, Giallo, Luna di Miele, Piccolo Grande Amore, Buona Domenica, Mela Verde... Con un tale curriculum, era la candidata ideale ad affrontare la delicata questione delle libertà digitali. Del resto Berlusconi ha conquistato gli italiani a colpi di soubrettes. Il Parlamento non è che la naturale prosecuzione degli studi Mediaset, tanto che avrebbe proposto di cambiare nome alla XVI Legislatura e chiamarla Fantastico 16.

Il Progetto di Legge numero 2195, presentato dall'Onorevole Carlucci, cerca di assicurare la legalità nella rete internet. Ne sono trapelati in rete solo quattro commi dell'articolo II. Ecco il primo: «E' fatto divieto di effettuare o agevolare l'immissione nella rete di contenuti in qualsiasi forma (testuale, sonora, audiovisiva e informatica, ivi comprese le banche dati) in maniera anonima».
Se scriverete un commento a questo post, dovrò chiedervi la carta d'identità.

Gabriella, ...Gabriella! Berlusconi è nero: come farà D'Alia ad inserire commenti clandestini inquadrabili nell'Apologia di Reato, al fine di filtrare i blogger dissidenti, se lo costringi a cacciare la carta d'identità? Ma parlatevi almeno tra di voi, no? Cribbio!

Con il secondo comma si estende la responsabilità di qualsiasi cosa avviene in rete a chiunque: «I soggetti che, anche in concorso con altri operatori non presenti sul territorio italiano, ovvero non identificati o indentificabilì, rendano possibili i comportamenti di cui al comma 1. sono da ritenersi responsabili - in solido con coloro che hanno effettuato le pubblicazioni anonime - di ogni e qualsiasi reato, danno o violazione amministrativa cagionati ai danni di terzi o dello Stato».

Se scrivete psiconano su un commento di YouTube, nella bacheca di Facebook, o nei commenti di questo post, siete perseguibili voi, YouTube, Facebook, io, la Telecom che vi ha portato a casa il doppino, chi vi ha venduto il computer, Intel o Amd che hanno prodotto processori senza Identificativo univoco, il vostro provider, il vostro datore di lavoro che non ha controllato che uso facevate di internet, la mamma che vi ha comprato la cameretta e una scrivania dove appoggiare il computer, papà che vi ha insegnato ad usarlo, la Microsoft o gli sviluppatori della distribuzione Linux che utilizzate, e perfino gli eredi di John Von Neumann dalle cui teorie si è sviluppata tutta l'informatica.
Tra l'altro, detta così, dovete pagare per ogni e qualsiasi reato, danno o violazione amministrativa. Qualsiasi cosa, anche commessa al di fuori della rete. Qualcuno dovrebbe spiegare alle nostre soubrette parlamentari la differenza tra un testo di legge e una sceneggiatura di una trasmissione televisiva.

Con il terzo comma la Carlucci prende tutti gli sforzi dell'Onorevole Cassinelli per l'abrogazione del reato di stampa clandestina e ne fa carta straccia: «Per quanto riguarda i reati dì diffamazione si applicano, senza alcuna eccezione, tutte le norme relative alla Stampa».
Cassinelli e la Carlucci stanno nella stessa squadra. Ma internet è una puttana su cui tutti possono mettere le mani senza doverla per forza sposare. Le toccano le tette dal DDL 1415, il Disegno di Legge sulle Intercettazioni. Le palpano il culo dal DDL 733, il pacchetto sicurezza. Ora la Carlucci la carica in auto per una cosuccia a tre con Cassinelli. E' uno stupro collettivo, una pornografia legislativa. I testi dei DDL in materia dovrebbero essere vietati ai minori.
On.Carlucci, si legga questo post sul Diritto di Rettifica nel web 2.0. C'è anche un video. Chissà che non le susciti un improvviso, breve afflato d'amore per il web che possa magari spingerla a ripensare il suo terzo comma.

Con il quarto comma si iniziano ad intuire i mandanti del progetto di legge 2195: «In relazione alle violazioni concernenti norme a tutela del Diritto d'Autore, dei Diritti Connessi e dei Sistemi ad Accesso Condizionato si applicano, senza alcuna eccezione le norme previste dalla Legge 633/41 e successive modificazioni».
In Svezia si celebra il processo delle lobby contro ThePirateBay, per il quale sono già cadute la metà delle accuse. IFPI - International Federation of the Phonographic Industry - che difende interessi privati a scapito della trasformazione dei modelli culturali, si frega le mani di fronte all'abolizione dell'anonimato di cui al primo comma del progetto di legge 2195. Gabriella Carlucci, che dopo anni di Festivalbar e San Remo qualche discografico deve averlo per forza conosciuto, apre così la porte di casa degli italiani agli avvocati dell'industria musicale. Ma nessuno ravvisa in questo un conflitto di interessi.

Vi prego, qualcuno dica tra l'altro all'Onorevole che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha istituito un comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale, il quale ha aperto un forum pubblico per raccogliere le proposte e i suggerimenti della rete.

O devo fare tutto io?

On Carlucci,

perchè anzichè stuprare la rete con provvedimenti appartenenti ai Disegni di Legge più disparati, spesso in contrasto tra loro, perfino ignorando l'istituzione di un forum antipirateria ad opera della stessa Presidenza del Consiglio, non vi fermate, vi sedete tutti intorno a un tavolo, magari invitando chi la rete la costruisce e la vive davvero, e si ragiona tutti insieme con una visione finalmente unitaria e collettiva?
Lei fa parte del Comitato per i Beni Artistici della Camera dei Deputati. Bene: la rete è un'opera d'arte, non è possibile farne continuamente scempio.

Un cittadino della rete
[mettete nome e cognome, se no la Carlucci si inquieta


Invia questo messaggio all'Onorevole Carlucci.

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posted by kotazzu at 2/20/2009 09:41:00 AM | 0 comments


Chiaiano, China


Una lettera da Chiaiano.

"Datemi voce e spazio perché sui giornali di domani non si leggerà quello che è accaduto. Si leggerà che i manifestanti di Chiaiano sono entrati in contatto con la polizia. Ma io ero lì. E la storia è un'altra. Alle 20 e 20 almeno 100 uomini, tra poliziotti, carabinieri e guardie di finanza hanno caricato la gente inerme. In prima fila non solo uomini, ma donne di ogni età e persone anziane. Cittadini tenaci ma civili - davanti agli occhi vedo ancora le loro mani alzate - che, nel tratto estremo di via Santa Maria a Cubito, presidiavano un incrocio.
Tra le 19,05 e le 20,20 i due schieramenti si sono solo fronteggiati. Poi la polizia, in tenuta antisommossa, ha iniziato a caricare. La scena sembrava surreale: a guardarli dall'alto, i poliziotti sembravano solo procedere in avanti. Ma chi era per strada ne ha apprezzato la tecnica. Calci negli stinchi, colpi alle ginocchia con la parte estrema e bassa del manganello. I migliori strappavano orologi o braccialetti. Così, nel vano tentativo di recuperali, c'era chi abbassava le mani e veniva trascinato a terra per i polsi.
La loro avanzata non ha risparmiato nessuno. Mi ha colpito soprattutto la violenza contro le donne: tantissime sono state spinte a terra, graffiate, strattonate. Dietro la plastica dei caschi, mi restano nella memoria gli occhi indifferenti, senza battiti di ciglia dei poliziotti. Quando sono scappata, più per la sorpresa che per la paura, trascinavano via due giovani uomini mentre tante donne erano sull'asfalto, livide di paura e rannicchiate. La gente urlava ma non rispondeva alla violenza, inveiva - invece - contro i giornalisti, al sicuro sul balcone di una pizzeria, impegnati nel fotografare.
Chiusa ogni via di accesso, alle 21, le camionette erano già almeno venti. Ma la gente di Chiaiano non se ne era andata. Alle 21.30, oltre 1000 persone erano ancora in strada. La storia è questa. Datemi voce e spazio. Perché si sappia quello che è accaduto. Lo stato di polizia e l'atmosfera violenta di questa sera somigliano troppo a quelli dei regimi totalitaristi. Proprio quelli di cui racconto, con orrore, ai miei studenti durante le lezioni di storia".
Elisa Di Guida, docente di Storia e Filosofia - Napoli

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posted by kotazzu at 5/25/2008 06:53:00 PM | 0 comments


NO SIAE NO PARTY!

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea, con una sentenza del novembre 2007 ha stabilito che la disciplina italiana in materia di obbligo di apposizione del contrassegno SIAE è illegittima con la conseguenza che tale obbligo non può essere opposto a nessun soggetto privato e deve considerarsi inesistente sotto il profilo penale, civile ed amministrativo. Nonostante tale decisione la SIAE - Società Italiana Autori ed Editori - continua ad esigere l'apposizione del contrassegno ed a ricordare che non apporlo espone a pesanti conseguenze sanzionatorie. Alcuni giuristi ritengono che la SIAE potrebbe essere tenuta a restituire le centinaia di milioni di euro sin qui incassate a titolo di corrispettivo dei contrassegni SIAE essendo venuti meno i presupposti impositivi di tale obbligo.

I media non ne parlano. Ma la notizia è grossa. Molto grossa. Fatela girare, conoscere, portare alle orecchie e agli occhi di tutti. Riprendiamoci la nostra libertà di essere informati.

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posted by kotazzu at 4/28/2008 08:09:00 PM | 3 comments


Closing a blog

Andre, la prossima volta che chiudi un blog, puoi anche semplicemente cancellare tutti i post vecchi e lasciare l'epitaffio dell'ultimo. Senno, chi legge, non capisce un benemerito ceppo di minchia, oppure deve ravanare nella cache di Google per capire cosa é successo, e che non ti hanno chiuso lo spazio per motivi di ordine pubblico o decenza!

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posted by kotazzu at 2/11/2008 11:33:00 PM | 0 comments


Termovalorizzatori

"Il vocabolario B consisteva di parole create deliberatamente per scopi politici, vale a dire parole che non solo avevano sempre un significato politico, ma erano precisamente intese a imporre un atteggiamento mentale, in una direzione desiderata, nella persona che ne faceva uso [...] Le parole B erano sempre parole composte. Consistevano in due o più parole, ovvero porzioni di parole, combinate assieme in una forma che fosse di semplice pronuncia. L?amalgama che ne risultava era sempre un sostantivo+verbo, e si coniugava secondo le regole ordinarie [...] Nessuna parola del vocabolario B era ideologicamente neutra. Gran parte erano eufemismi. Parole, ad esempio, come svagocampo (campo per i lavori forzati) o Minipax (Ministero della Pace, e cioè Ministero della Guerra) significavano quasi puntualmente l'opposto di quel che sembravano in un primo momento."
("I principi della neolingua", Appendice a 1984 di George Orwell)

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posted by kotazzu at 1/14/2008 08:21:00 AM | 2 comments


Christmas Special

Incredibile! A Natale e Capodanno, per farsi rispondere a messaggi di Auguri, bisogna essere stati mobbizzati e portati ad andarsene dal posto di lavoro, solo così rimani "amico".

Ma che immense facce da c...calandra, cornicefalo, catoblepa. CATOBLEPAAAA!

No, mo' ve lo spiego. Tanto chi mi conosce sa nomi cognomi e indirizzi, quindi non ledo alcuna privacy a scrivere genericamente di persone X e Y... troppe volte ho fatto semplici commenti, e chi mi legge mi dice che non capisce una mazza.

Mio collega al precedente posto di lavoro viene allontanato con campagna di demoralizzazione, vuoto lavorativo e senso di inutilità. Portato alla rottura di balle estrema, si licenzia credendo realmente di essere superfluo (quando in realtà dall'amministrazione si rifiutavano tutti i lavori che avrebbe potuto fare lui... magari perché rendevano, anziché brochure aziendali dove il ricavo veniva mangiato da fotografi e stampa considerando il lavoro di esportazione di 25 uscite su quotidiani come omaggio) e va dalla concorrenza.

Un anno dopo mi contatta dicendo che alla concorrenza cercavano personale qualificato ed aveva fatto il mio nome. Vantaggi? Miglior trattamento, capacità riconosciute e non affossate quando troppo in evidenza rispetto al GenioInCapo, piccole cose.

Per evitare prese per il culo passo in sordina alla concorrenza. Le voci volano, gli ex s'incazzano, ma dopo gli ultimi anni di prese in giro, voltafaccia e falsità sull'orlo del baratro non mi sento in animo di dargli una quarta possibilità. Sì, non dette, altre ce n'erano state, e non una. Ma alla fine, quando sul piatto della bilancia metti schiavitù ma anche la tua vita e il tuo futuro, e dall'altro un minimo di appagamento e interesse ma conditi di mal di stomaco, rabbia e frustrazione (mitici commenti sarcaUstici dopo che i clienti mandavano i complimenti al capo per le mie produzioni: "Stai diventando bravo, ti hanno scambiato per me" detto con aria da pugnalata alla schiena), la bilancia misteriosamente pende da una parte. Siete degli ESP? Bravi!

Quindi è comprensibile se si risponda agli auguri solo di chi si é buttato fuori con l'inganno, cercando poi di espiare/rifregare/trafugare altrove (ma allora! ancora con questa storia di "prenditi la partita IVA, poi ti passiamo 2000 euro al mese di lavori"??? ma se è così facile ancora lì a fare grafica state? anche io dovevo prendere la PIVA e tornare con le PIVE nel sacco! minchia, le invenzioni dei geni della finanza, wall street ci fa le poNpe) e non a chi vi ha mollato il calcio finale per decollare ad altri ben più allegri lidi cagliaritani? Suvvìa...

Siamo tutti più buoni.
Voi, rimanete sempre i soliti...

Tanti auguri retroattivi e radioattivi! Di quelli che fanno cadere i cogli*ni!

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posted by kotazzu at 1/02/2008 05:08:00 PM | 0 comments


Washing Machines

Ma come avete fatto a scoprirlo?
Mi sfruttano, faccio due ore in più al giorno, e come se non bastasse mi fanno anche lavare la macchina.

Ah, ma questo succedeva anni fa. Ora fanno lavare l'astronave.

E, misteriosamente, ho lasciato disordine e... mi ricorda tutti gli altri che hanno lasciato rovine dopo che se ne sono andati. L'autocritica ho sempre visto come non fosse di casa, dopo lavori lasciati a meta' con venti copie su tre computer, niente bozze o ordine di lavorazione, ma dai. Un po' di serietà e di inside looking non farebbe affatto male.

E poi, non vi ho mandato LaPulce? ;)

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posted by kotazzu at 2/13/2007 03:29:00 PM | 1 comments