La nostra resa incondizionata

Il PDL getta la maschera, quella maldestra illusione ottica che nascondeva la dittatura sotto all'immagine di una democrazia ormai cerulea e svuotata, come si conviene ad ogni cadavere preservato artificialmente dalla decomposizione. Se c'è una cosa che caratterizza un regime, è proprio l'assenza di qualsiasi regola su come scrivere il regolamento, che dunque viene scritto dai più forti.

L'armata brancaleone destituisce se stessa, dichiara fallito lo Stato di Diritto e cerca di ottenere con la forza quello che non può ottenere legalmente. Così, mentre Vittorio Feltri oggi celebra Minzolini per il titolo di assoluzione sul processo Mills - cane non mangia cane -, perché se avesse parlato di prescrizione la gente non avrebbe capito, mentre così è più chiaro - certo: è più chiaro quello che volete far credere agli italiani -, Ignazio La Russa entra a gamba tesa nell'albo d'oro della fantascienza più cupa e inquietante, quella che tratteggia un futuro a tinte fosche, fatto di tirannide e dominio assoluti.

A pag.2 del Corriere della Sera, questa mattina assistiamo increduli a questo passaggio:
Giornalista: "Per il decreto non potevate aspettare il Tar? L'opposizione vi accusa di voler scavalcare i giudici."
La Russa: "Non potevamo: questo decreto serve al Tar per decidere meglio. Ora è impossibile che ci dia torto." ?
Decreto interpretativo? Cosè, di grazia, un decreto interpretativo, se non l'obbligo di spiegare agli altri come devono pensare? E' una mostruosità del pensiero prima ancora che giuridica. Adesso faranno anche un decreto per stabilire quali sentenze e in favore di chi debbano essere emesse? Subito dopo ne faranno uno per suggerire a chi non è d'accordo come deve ragionare per evitare di contrariarli, nei talk-show - aboliti per legge? E magari, perché no, ne arriverà uno per chiarire una volta per tutte come debbano leggersi le schede elettorali nelle urne, in maniera che il voto venga correttamente attribuito sempre e solo a loro?

Cosa volete ancora, per capire che state concedendo a un gruppo di barbari con la clava di saccheggiare e fare scempio della storia, dell'etica, della politica, delle istituzioni, del buon senso, del rispetto per l'uomo, di ogni conquista di diritti che passano complessivamente sotto il nome di civiltà? Volete che entrino nelle vostre case sfondando la porta, violentando le vostre donne, uccidendo i vostri figli e dando alle fiamme ciò che resta dopo aver depredato la catenina d'ora e il crocifisso della prima comunione?

Beh, sappiate che questo non accadrà mai. Non fino a quando vi consegnerete spontaneamente, mani e piedi legati, all'ira famelica del dominatore, sacrificando al suo capriccio la coscienza, la consapevolezza e il futuro dei vostri figli, condannati a morte già dal primo cartone animato, in una lunga ed estenuante somministrazione di inebetitori che progressivamente alienano ogni forza di volontà e ogni capacità di reazione.

Non si spiega altrimenti lo sconcertante, assordante, fragoroso silenzio di un popolo in costante stato di resa incondizionata.

via BYOBLU

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posted by kotazzu at 3/07/2010 11:20:00 AM | 0 comments


Paolo Farinella: Lettera di ripudio

Il mio nome è Paolo Farinella, prete della Chiesa cattolica residente nella diocesi di Genova. Come cittadino della Repubblica Italiana, riconosco la legittimità formale del suo governo, pur pensando che lei abbia manipolato l?adesione della maggioranza dei pensionati e delle casalinghe che si formano un?idea di voto solo attraverso le tv, di cui lei ha fatto un uso spregiudicato e illegittimo. Lei in Italia possiede tre tv e comanda quelle pubbliche nelle quali ha piazzato uomini della sua azienda o a lei devoti e proni. Nel mese di agosto 2009 ha inaugurato una nuova tv africana, Nessma, a cui ha fatto pubblicità sfruttando illecitamente la sua posizione di presidente del consiglio e dove ha detto il contrario di quello che opera in politica e con le leggi varate dal suo governo in materi di immigrazione. Se lei è pronto a smentire, come è suo solito, ecco, si guardi il seguente filmato e giudichi da lei perché potrebbe trattarsi di Veronica Lario travestita da lei:

< http://www.youtube.com/watch?v=Se3yqycsMyg&feature=video_response >.

Faccia vedere il video ai suoi amici leghisti e nel frattempo ascolti cosa dice il sindaco di Treviso, lo sceriffo Giancarlo Gentilini del partito di Bossi, ad un raduno del suo partito xenofobo dove ha esposto «Il vangelo secondo Gentilini» con chiarezza diabolica: «Voglio la rivoluzione contro gli extracomunitari ? Voglio la rivoluzione contro i bambini degli immigrati ? Ho distrutto due campi di nomadi e ne vado orgoglioso. Voglio la rivoluzione contro coloro che vogliono le moschee: i musulmani se vogliono pregare devono andare nel deserto, ecc. ecc. Questo è il Vangelo secondo Giancarlo Gentilini (sindaco di Treviso): ?Tutto a noi e se avanza qualcosa agli altri, ma non avanzerà niente?». Questo il link con la sua voce in diretta; si prepari ad ascoltare il demonio in persona:

< http://www.youtube.com/watch?v=_WCZNQJkV3E&feature=related >.


Legittimità elettorale e dignità etica

Riconoscere la legittimità del suo governo, con riserva etico-giuridica, non significa riconoscere anche la sua legittimità morale a governare il Paese perché lei non ha alcuna cultura dello Stato e delle sue Istituzioni, ma solo quella di difendere se stesso dalla Giustizia e i suoi interessi patrimoniali che sotto i suoi governi prosperano alacremente. Il conflitto di interessi pesa come un macigno sulla Nazione e la sua economia, ma lei è bravo ad imbrogliare le carte, facendolo derubricare nella coscienza della maggioranza che ne paga le conseguenze economiche e democratiche. Cornuti e mazziati dicono a Napoli.

Quando la sua maggioranza si sveglierà dall?oppio che lei ha diffuso a piene mani sarà troppo tardi e intanto il Paese paga il conto dei suoi avvocati, nominati da lei senatori, cioè stipendiati con soldi pubblici. Allo stesso modo stiamo pagando i condoni fiscali che lei si è fatto su misura sua e della sua azienda, sottraendo denaro al popolo italiano. In morale questo viene definito come doppio furto.

Da quando lei «è sceso in campo», l?Italia ha iniziato un degrado inesorabile e costante che perdura ancora oggi, codificato nel termine «berlusconismo» che è la sintesi delle maledizioni che hanno colpito l?Italia sia sul piano economico (mai l?economia è stata così disastrata come sotto i suoi governi), su quello sociale (mai si sono avuti tanti poveri, disoccupati e precari come sotto i suoi governi), e su quello civile (mai come sotto i suoi governi è sorta la categoria del «nemico» da odiare e da abbattere). Lei, infatti, usa la menzogna come verità e la calunnia come metodo, presentandosi come modello di furbizia e di utilizzatore finale di leggi immorali e antidemocratiche come tutte quelle «ad personam».

Nei confronti dell?ultima illegalità, che grida giustizia al cospetto di Dio, il decreto 733-B/2009, che segna una pietra miliare nel cammino di inciviltà e di negazione di quelle radici cristiane di cui la sua maggioranza ama fare i gargarismi, sappia che siamo cento, mille, diecimila, milioni che faremo obiezione di coscienza all?ignobile e illegale decreto, pomposamente detto «decreto sicurezza»: diventeremo tutti clandestini e sostenitori dei cittadini di altri Paesi, specialmente africani, in quanto «persone», anche se clandestini, a costo della nostra vita. Dobbiamo ubbidire alla nostra coscienza piuttosto che alle sue leggi razziali e disumane. La legge che definisce l?immigrazione come illegalità è un insulto a tutte le Carte internazioni e nazionali sui «diritti», un vulnus alla dottrina sociale della Chiesa e colloca l?Italia tra le nazioni responsabili delle stragi degli innocenti, perseguitati e titolari del diritto di asilo.


Essere «alto» ed essere »grande»

Lei non è e non sarà mai uno «statista» se sente il bisogno di fare vedere alle sue donnine i filmati che lo ritraggono tra i «grandi». Per essere «grande», non basta rialzare le suole delle scarpe, ma occorre avere una visione oltre se stesso, una visione «politica» che a lei è estranea del tutto, incapace come è di vedere oltre i suoi interessi. Per potere emergere dallo squallore in cui lei è maestro, ha profuso a piene mani il virus dell?antipolitica, il qualunquismo populista, trasformando la «polis» da luogo di convergenza di ideali e di interessi a mercato di convenienza e di sopraffazione. Lei, da esperto di vecchio pelo, ha indotto i cittadini ad evadere il fisco che in uno Stato democratico è prevalentemente un dovere civile di solidarietà e per un cristiano un obbligo di coscienza perché strumento di condivisione per servizi essenziali alla corretta e ordinata convivenza civile e sociale. Durante il suo governo le tasse sono aumentate perché incapace di porre un freno alla spesa pubblica che anzi galoppa come non si è mai visto. Non faccia confusione tra «essere alto» e «essere grande», come insegna Napoleone che lei ben volentieri scimmiotta, senza riuscire ad eguagliare l?ombra del dittatore.

Lei non può negare di essere stato piduista (tessera n. 1816) e forse di esserlo ancora, se come sembra, con il suo governo cerca di realizzare la strategia descritta nei documenti sequestrati al gran maestro Licio Gelli, a Castiglion Fibocchi (Comunicato Ansa del 17 marzo 1981 ore 12:18, da cui emerge il suo numero di tesserato; cf intervista di Licio Gelli su Repubblica.it del 28-09-2003).


La maledizione italiana

A lei nulla importa dei valori religiosi, etici e sociali, che usa come stracci a suo comodo esclusivo, senza esimere di vantarsi di essere ossequioso degli insegnamenti etici e sociali della Chiesa cattolica, di cui si è sempre servito per averne l?appoggio e il sostegno. Partecipa convinto al «Family-Day» in difesa della famiglia tradizionale, monogamica formata da maschio e femmina e poi ce lo ritroviamo con prostitute a pagamento che registrano la sua voce nel letto di Putin; oppure spogliarelliste che lei ha nominato ministre: è lecito chiedersi, in cambio di cosa? Come concilia questo suo comportamento con le sue dichiarazioni di adesione agli insegnamenti della Chiesa cattolica? La «corrispondenza d?amorosi sensi» tra lei, il Vaticano e la gerarchia cattolica è la maledizione piombata sull?Italia ed una delle cause del progressivo e costante allontanamento dalla Chiesa delle persone migliori. I prelati, come sempre nella storia, fanno gli affari loro e lei che di affari se ne intende si è lasciato usare ed ha usato senza scrupoli offrendo la sua collaborazione e cercando quella della cosiddetta «finanza cattolica» legata a doppia mandata con il Vaticano. Se volesse avere la documentazione di legga il molto istruttivo saggio di Ferruccio Pinotti e Udo Gümpel, «L?unto del Signore», BUR, Rizzoli, Milano 2009.

Gli ecclesiastici, da perfetti «uomini di mondo, hanno capito che con lei al governo potevano imporre al parlamento leggi e decreti di loro interesse, utilizzandolo quindi come braccio secolare. Per questo obiettivo, devono però rinunciare alla loro religiosità e adeguarsi alla paganità del potere che esige la contropartita. Lei, infatti, è sostenuto dall?Opus Dei, da Comunione e Liberazione e da tutte le organizzazioni e sètte cattoliche che si lasciano manovrare a piacimento con lo spauracchio dei «comunisti» e con l?odore satanico dei soldi.

Il Vaticano e i vescovi, non essendo profeti, ma esercenti gestori di una ditta pagana, non hanno saputo o voluto cogliere le conseguenze nefaste che sarebbero derivate al Paese da questo connubio incestuoso; di fatto sono caduti nella trappola che essi stessi e lei avevate preparato. L?incidente di Vittorio Feltri, da lei, tramite la famiglia, nominato direttore del suo «Il Giornale» con cui uccide sulla pubblica piazza Dino Boffo, direttore di «Avvenire» portavoce della Cei, va oltre le vostre intenzioni e come un granellino si sabbia inceppa il motore. Oppure, secondo l?altra vulgata, tutto sarebbe stato progettato da lei e Bertone per permettere a questi di mettere le mani sulla Cei e a lei di fare tacere un sussurro appena modulato di critica sui suoi comportamenti disgustosi. Senza volersi arrampicare sugli specchi forse si è verificato un combinato disposto, non nei tempi e nelle forme da voi progettato.

Il giorno 7 agosto 2009, in un colloquio riservato con il cardinale Angelo Bagnasco, lo misi in guardia: «Stia attento ? gli dissi ? e si prepari alla guerra d?autunno perché con la nomina di Feltri al Giornale di Berlusconi (20-07-2009), la guerra sarà totale e senza esclusione di colpi. Berlusconi non può rispondere alle domande di la Repubblica e non può andare in tv a dare spiegazioni. Può continuare a negare sulle piazze per gli allocchi, ma nemmeno lui, menzognero di professione potrebbe negare davanti a domande precise e contestazioni puntuali. Per questo non lo farà mai, tanto meno in Parlamento. Non ha che un mezzo: sguazzare nel fango facendolo schizzare su tutti e su tutto, in base al principio che se tutto è infangato, nessuno è infangato». Il cardinale mi guardò come stupito e incredulo, reputando impossibile la mia previsione. Credo che ora si morda le labbra.

Eppure credo anche che lei sia finito: per la finanza internazionale e per gli interessi di coloro che lo hanno sostenuto, Vaticano compreso, lei ora è ingombrante e impresentabile e deve essere sostituito, ma lei non cadrà indenne, farà più danni che potrà, un nuovo Sansone in miniatura. Lei sa che deve andarsene, ma sa anche che passerà alla storia non come quel «grande, immenso» presidente che è stato lei, ma come «l?utilizzatore finale di prostitute che altri pagavano per conto suo». Non c?è che dire: lei è un grande in bassezza e amoralità.


Spergiuro

Nella trappola non è caduto il popolo di Dio, formato da «cristiani adulti» che tanto dispiacciano al papa «pro tempore» Benedetto XVI: lei non potrà mai manipolarli come non potrà mai possedere le coscienze dei non credenti austeri, cultori della laicità dello Stato che lei vilipende e svende, sempre e comunque, per suo inverecondo interesse. Lei ha la presunzione ossessiva di definirsi liberale, ma non sa cosa sia il liberismo, mentre è l?ultima caricatura di promettente e decadente comunista sovietico di stampo breshnieviano, capace di usare il popolo per affermare la propria ingordigia patologica di potere. D?altronde il suo amico per la pelle non è l?ex «kgb» Vladimir Vladimirovic Putin, nella cui dacia è ospitato secondo la migliore tradizione comunista italiana?

Dal punto di vista della morale cattolica, lei è uno spergiuro perché ha giurato sulla testa dei suoi figli, senza pudore e alcuni giorni dopo il «ratto di Noemi», ha dato dello stesso fatto diverse versioni differenti, condannando se stesso e la testa dei suoi figli alla pena dello spergiuro che già Cicerone condannava con la «rovina» e l?esposizione all?umana infamia: «Periurii poena divina exitium, humana dedecus ? La pena divina dello spergiuro è la rovina e l?infamia/il disprezzo degli uomini» (De legibus, II, 10, 23; cf anche De officis, III, 29, 104;in Cicerone, Opere politiche e filosofiche, a c. di Leonardo Ferrero e Nevio Zorzetti, vol. I, UTET, Torino, 1974, risp. p. 489 e p. 823). Anche il Diritto Canonico, per sua informazione, riserva allo spergiuro «una giusta pena» (CJC, can. 1368), demandata all?Autorità, in questo caso il papa, che avrebbe dovuto comminarle la pena canonica, invece di indirizzarle una lettera diplomatica per il g8 e i suoi «deferenti saluti». Non ci può essere deferenza, tanto meno papale, per un uomo che ha toccato il fondo della dignità politica e morale.

Gli ultimi fatti di Villa Certosa e Palazzo Grazioli hanno sprofondato lei (non era difficile), ma anche l?Istituto Presidenza del Consiglio in un letamaio senza precedenti. Mai l?Italia è stata derisa nel mondo intero (ormai da quattro mesi continui) a causa di un suo presidente del consiglio che, su denuncia della moglie, frequenta le minorenni e sempre per ammissione della moglie che lo frequenta da oltre trent?anni, per cui si presume lo conosca bene, è malato e come un dio d?altri tempi esige per la sua perversione, sacrifici di giovani vergini per nascondere a se stesso i problemi del tempo che inesorabilmente passa, nonostante il trucco abbondante.


Affari privati o deriva di Stato?

Lei dice di volere difendere la sua privacy, ma non c?è privacy per uno che ha portato i suoi fatti «privati» in tv attaccando indecorosamente la sua stessa moglie che ha intrapreso la strada del divorzio. Forse lei ha dimenticato che sull?immagine della sua «felice famiglia italiana» lei ha costruito se stesso e la sua fortuna politica ed economica. Lei si comporta per quello che è: uno spaccone che in piazza si vanta di tutto ciò che non ha mai fatto e poi pretende che nessuno ne parli. Se lei mette il segreto di Stato sulle sue ville, queste diventano ipso facto «affare politico» perché lei le usa anche per incontri istituzionali e quindi fanno parte dell?Istituzione della presidenza del consiglio. Lei non ha diritto alla vita privata, quando si comporta da uomo pubblico e promette carriere tv o posti in parlamento a donnine compiacenti che la sollazzano nel suo «privato». Non è lei che ha detto in una intercettazione, parlando con Saccà che «le donne più son cattoliche più son troie»? Può spiegare, di grazia, il significato di queste parole altamente religiose e rispettose delle donne e indicarci a chi si riferiva? C?entrano le due donne che siedono nel suo governo e che si vantano di essere cattoliche: la Carfagna e la Gelmini?

Lei e suoi paraninfi continuate a dire che si tratta di questioni private senza rilevanza pubblica, sapendo di mentire ancora e senza pudore. Sarebbero affari privati se Silvio Berlusconi non fosse presidente del consiglio che alle donnine che gli accompagnano anche a pagamento, non promettesse incarichi in aziende pubbliche (tv) o posti in parlamento se non addirittura al governo. Vorrei chiederle per curiosità: quali sono i meriti e le benemerenze delle ministre Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini per essere assurte, non ancora quarantenni, a posti di rilievo nel suo governo? Perché Mara Carfagna posava nuda o la Gelmini prendeva l?abilitazione in Calabria?

Le sue ville sono ancora sotto la tutela del segreto di Stato e quindi guardate a vista da polizia, carabinieri, esercito? A spese di chi? Può ancora dire che sono residenze private? Fu lei in persona ad andare dal suo devoto suddito Bruno Vespa a rispondere pubblicamente a suo moglie, Veroni Lario, rendendo pubblici i fatti che la riguardavano e attaccando sua moglie senza alcuna pietà, facendo pubblicare dal suo «killer mediatico» le foto di sua moglie a seno nudo di quando faceva l?attrice. Non credo che lei possa dire che le sue vicende sono private perché ci riguardano tutti, come cittadini e come suoi «sovrani» costituzionali perché una cosa è certa: noi non abdicheremo mai alla nostra dignità di cittadini sovrani figli orgogliosi della nostra insuperabile Costituzione. Noi non permetteremo mai che lei diventi il «padrone» della nostra dignità.

Per lei è cominciato l?inizio della fine perché il suo declino è iniziato nel momento stesso in cui è andato nella tv di Stato compiacente e, senza contraddittorio, alla presenza del solo cerimoniere e maggiordomo fidato, ha cominciato a farfugliare bugie, contraddizioni, falsità che non hanno retto l?urto dei fatti crudi. Se lei fosse onesto, anche solo per una parte infinitesimale, dovrebbe rassegnare le dimissioni, come aveva promesso nel suddetto, compiacente recital.



Strategie convergenti

Lei può fare affari col Vaticano e chiudere nel cassetto morale e dignità, ma sappia che il Vaticano non è la Chiesa, per nostra fortuna e per sua e vostra disgrazia. Noi, uomini e donne semplici, vogliamo onorare e difendere la nostra dignità e la nostra fede, contro ogni tentativo di manipolazione e di incesto tra altare e politica. Purtroppo lei, supportato da parte della gerarchia, ha fatto scadere la «politica» da arte a servizio del bene comune a mercimonio di malaffare e a sentina maleodorante. Le istituzioni cattoliche che lo hanno appoggiato ne portano, con lei, la responsabilità morale, in base al principio giuridico della complicità.

Strana accoppiata: i difensori della moralità ufficiale, costretti a tacere per mesi di fronte a comportamenti indegni e a leggi inique, perché lautamente ricompensati o in vista della mancia promessa. Trattasi solo di un baratto di cui i responsabili dovranno rendere conto. I vescovi hanno ritrovato la parola quando si sono visti attaccare, inaspettatamente, da lei con avvertimenti di stampo mafioso (per interposta persona). La gerarchia, in genere felpata e compassata, in questo frangette è risorta come un sol uomo, arruolando anche il papa alla bisogna, ma cogliendo anche l?occasione per dare corpo alle vendette interne e regolare i conti tra ruiniani e bertoniani. Come insegna l?amabile Andreotti «la vendetta è un piatto che si gusta freddo». Strategie convergenti che hanno sprigionato il disgusto del popolo cattolico e dei cittadini che ancora pensano con la propria testa.


Ripudio

Io, Paolo Farinella, prete mi vergogno della sua presidenza, per me e la mia Nazione e, mi creda, in Italia siamo la maggioranza che non è quella elettorale, ottenuta da una «legge porcata» che ben esprime l?identità della sua maggioranza e del governo e di lei che lo presiede (o lo possiede?). Lei potrà avere il sostegno del Vaticano (uno Stato estero) e della Cei che con il loro silenzio e le loro arti diplomatiche condannano se stessi come complici di ingiustizia e di immoralità.

Per questi motivi, per quanto mi concerne in forza del mio diritto di cittadino sovrano, non voglio più essere rappresentato da lei in Italia e all?Estero, io la ripudio come politico e come presidente del consiglio: lei non può rappresentarmi né in Italia e tanto meno all?estero perché lei è la negazione evidente di tutto quello in cui credo e spero di vedere realizzato per il mio Paese. sia perché non mi rappresenta sia perché è indegno di rappresentare il buon nome dell?Italia seria, laboriosa e civile e legale che amo e per la quale lotto e impegno la mia vita. Non importa che lei abbia la maggioranza parlamentare, a me interessa molto di più che non abbia la mia coscienza

Io, Paolo Farinella, prete ripudio lei, Silvio Berlusconi, presidente pro tempore del consiglio dei ministri e tutto quello che rappresenta insieme a coloro che l?adulano, lo ingannano, lo manipolano e lo sorreggono: li/vi ripudio dal profondo del cuore. in nome della politica, dell?etica e della fede cattolica. La ripudio e prego Dio che liberi l?Italia dal flagello nefasto della sua presenza.


Genova 09 settembre 2009


Paolo Farinella, prete

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posted by kotazzu at 9/11/2009 02:53:00 PM | 0 comments


Letizia su di noi

E dulcis in fundo, un articolo agghiacciante su http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5947. A Napoli gli investigatori della Direzione Antimafia stanno indagando sui possibili collegamenti fra Elio Benedetto Letizia, il padre dell'ormai celebre Noemi, e il ceppo che a Casal di Principe ha visto per anni egemone il clan capitanato da Armando, Giovanni e Franco Letizia, gruppo di fuoco del boss Giuseppe Setola, area Bidognetti. Tutti alleati degli Scissionisti di Secondigliano.

Forse Noemi non è solo la bagassotta concupibile. A pensare male spesso ci si azzecca.

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posted by kotazzu at 6/05/2009 03:51:00 PM | 0 comments


Villa Certosa a El Paìs

Sembra un bordello: cazzi all'aria, tette e culi, più guardie in mimetica con il mitra al collo. Ecco le foto che in Italia non ci vogliono far vedere: il casino di Villa Certosa.

http://www.elpais.com/articulo/internacional/Le/immagini/proibite/da/Berlusconi/elpepuint/20090605elpepuint_2/Tes

Grazie Presidente.

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posted by kotazzu at 6/05/2009 11:57:00 AM | 0 comments


Diario della disfatta

Bene, in questo post (che terro' aggiornato) metteremo tutti i buoni fatti che avverranno in Sardegna, promessi o malcelati dal nostro beneamato Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante la campagna elettorale in Sardegna per le elezioni regionali.

L'avete votato? Speravate in una Sardegna Felice? Avete una sardegna lacerocontusa e inculatappressione.

Lista LIFO.

- FINE DELLA SASSARI-OLBIA -
Uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale, ma sembra che i fondi siano finiti in Sicilia per il ponte. Che strano.


- TUTTE LE CENTRALI NUCLEARI IN SARDEGNA -
Avevo sentito un "Mai in Sardegna", ma doveva essere una interferenza. Il solo fatto che lo propongano è un insulto all'intelligenza mancante di chi li ha votati.

- CHIUDE DAL 1 MARZO l'EURALLUMINA -
Ma Berlusconi non doveva telefonare ai suoi amici russi? 450 persone a spasso.

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posted by kotazzu at 3/05/2009 11:29:00 AM | 1 comments


Intervista a Gioacchino Genchi

Forse, ma forse, hanno dato la stura a qualcosa che non potevano neanche immaginare. Ora che é indagato non è più costretto al segreto d'ufficio! Per bloccare qualche solletico scoperto, scoperchiano la fogna più grande...

"Io svolgo l'attività di consulente tecnico per conto dell'autorità giudiziaria da oltre vent'anni, lavoro nato quasi per caso quando con l'avvento del nuovo codice di procedura penale è stata inserita questa figura, come da articoli 359 e 360 che danno al Pubblico Ministero la possibilità di avvalersi di tecnici con qualunque professionalità allorquando devono compiere delle attività importanti. Mi spiace che Martelli se lo sia dimenticato, Cossiga me lo abbia ricordato, proprio il nuovo codice di procedura penale che ha promulgato il presidente Cossiga inserisce questa figura che è una figura moderna. Che è nelle giurisdizioni più civili ed avanzate, mentre prima il Pubblico Ministero era limitato, e doveva per accertamenti particolari avvalersi solo della Polizia giudiziaria, il nuovo codice ha previsto queste figure.
Per cui per l'accertamento della verità, nel processo penale, accertamento della verità significa anche a favore dell'indagato o dell'imputato, il Pubblico Ministero non ha limiti nella scelta delle professionalità di cui si deve avvalere. Io ho fatto questa attività all'interno del Dipartimento della Pubblica sicurezza.

Abbiamo svolto importanti attività con Arnaldo La Barbera, con Giovanni Falcone poi sulle stragi. Quando si è reso necessario realizzare un contributo esterno per il Pubblico Ministero, contenuto forse scevro da influenze del potere esecutivo, mi riferisco a indagini su colletti bianchi, magistrati, su eccellenti personalità della politica, il Pubblico Ministero ha preferito evitare che organi della politica e del potere esecutivo potessero incidere in quelle che erano le scelte della pubblica amministrazione presso la quale i vari soggetti operavano.
Nel fare questo ho fatto una scelta deontologica, cioè di rinunciare alla carriera, allo stipendio, per dedicare tutto il mio lavoro al servizio della magistratura. Questa scelta, anziché essere apprezzata è stata utilizzata dai miei detrattori che fino a ieri mi hanno attaccato in parlamento, al contrario.

Il ministro Brunetta non poteva non riferire che la concessione dell'aspettativa non retribuita che io avevo chiesto era perfettamente regolare, è stata vagliati da vari organi dello Stato, dal Ministero dell'Interno, dal Ministero della Funzione pubblica e dalla presidenza del Consiglio dei Ministri di Berlusconi, la stessa che mi ha attaccato in maniera così violenta e così assurda dicendo le fandonie che hanno fatto ridere gli italiani perché tutto questo can can che si muove nei miei confronti, questo pericolo nazionale, cioè una persona che da vent'anni lavora con i giudici e i Pubblici Ministeri nei processi di mafia, di stragi, di omicidi, di mafia e politica più importanti che si sono celebrati in Italia, rappresenta un pericolo.

Forse per loro! Per tutti quelli che mi hanno attaccato perché poi la cosa simpatica (è chiaro che ora sto zitto, non posso parlare sono legato al segreto) ma mi scompiscio dalle risate perché tutti i signori giornalisti che mi hanno attaccato, da Farina a Luca Fazzo a Lionello Mancini del Sole 24 ore, al giornalista della Stampa Ruotolo, sono i soggetti protagonisti delle vicende di cui mi stavo occupando. Questo è l'assurdo!

Gli stessi politici che mi stanno attaccando, sono gli stessi protagonisti di cui mi stavo occupando. Da Rutelli a Martelli, Martelli conosciuto ai tempi di Falcone. Parliamo di persone che comunque sono entrate nell'ottica della mia attività. Martelli nei computer di Falcone quando furono manomessi, Rutelli perché è amico di Saladino usciva dalle intercettazioni di Saladino, Mastella per le evidenze che tutti sappiamo e così via, poi dirò quelli che hanno parlato alla Camera al question time, quel giornalista che gli ha fatto il comunicato, cose da ridere! Tra l'altro questi non hanno nemmeno la decenza di far apparire un'altra persona.

No, compaiono loro in prima persona! Sapendo che loro entravano a pieno titolo nell'indagine. Questo è assurdo. Io continuo a ridere perché il popolo italiano che vede questo grande intercettatore, che avrebbe intercettato tutti gli italiani, ma che cosa andavo ad intercettare agli italiani? Per farmi sentire dire che non riescono ad arrivare alla fine del mese? Per sentir dire che i figli hanno perso il posto di lavoro o che sono disoccupati? Che c'è una crisi economica? Ma perché mai dovrei andare ad intercettare gli italiani? Ma quali sono questi italiani che hanno paura di Gioacchino Genchi?

Quelli che hanno paura di Gioacchino Genchi sono quelli che hanno la coscienza sporca, e quelli che hanno la coscienza sporca sono quelli che mi hanno attaccato. E con questo attacco hanno dimostrato di valere i sospetti che io avevo su di loro. Anzi, più di quelli di cui io stesso mi ero accorto, perché devo essere sincero, probabilmente io avevo sottovalutato il ruolo di Rutelli nell'inchiesta Why not.

Rutelli ha dimostrato probabilmente di avere il carbone bagnato e per questo si è comportato come si è comportato. Quando ci sarà la resa della verità chiariremo quali erano i rapporti di Rutelli con Saladino, quali erano i rapporti del senatore Mastella, il ruolo di suo figlio, chi utilizzava i telefoni della Camera dei Deputati... chiariremo tutto! Dalla prima all'ultima cosa. Questa è un'ulteriore scusa perché loro dovevano abolire le intercettazioni, dovevano togliere ai magistrati la possibilità di svolgere delle intercettazioni considerati i risultati che c'erano stati, Vallettopoli, Saccà, la Rai eccetera, la procura di Roma immediatamente senza problemi però apre il procedimento nei confronti del dottor Genchi su cui non ha nessuna competenza a indagare, perché la procura di Roma c'entra come i cavoli a merenda. C'entra perché l'ex procuratore generale di Catanzaro ormai fortunatamente ex, ha utilizzato questi tabulati come la foglia di fico per coprire tutte le sue malefatte e poi le ha utilizzate come paracadute per non utilizzarle a Catanzaro, dove probabilmente il nuovo procuratore generale avrebbe immediatamente mandato a Salerno.
Perché in quei tabulati c'è la prova della loro responsabilità penale. Non della mia. Quindi, non li manda a Salerno che era competente, non li manda al procuratore della Repubblica di Catanzaro che avrebbe potuto conoscere quei tabulati e quello che c'era, non li manda al procuratore della Repubblica di Palermo dove io ho svolto tutta la mia attività ma li manda a Roma che non c'entra niente.

Quindi si va a paracadutare questi tabulati sbagliando l'atterraggio perché in una procura che non ci azzecca nulla. Perché tra l'altro in quei tabulati c'erano delle inquisizioni che riguardavano magistrati della procura della Repubblica di Roma! Su cui stavamo indagando. Ora la procura di Roma indaga su di me e sui magistrati della procura della Repubblica di Roma. Si è ripetuto lo scenario che accadde tra Salerno e Catanzaro e si è ripetuto lo scenario che era già accaduto tra Milano e Brescia all'epoca delle indagini su Di Pietro. Con la sola differenza che all'epoca si chiamava Gico l'organo che fece quelle attività, adesso si chiamano Ros, ma sostanzialmente non è cambiato nulla.

In ultima analisi dico che io sono comunque fiducioso nella giustizia. Hanno cercato di mettermi tutti contro, hanno cercato di dire ad esempio, nel momento in cui c'era un rapporto di collaborazione con la procura di Milano anche fra De Magistris e la procura di Milano, un'amicizia personale fra De Magistris e Spataro, che siano stati acquisiti i tabulati di Spataro. Assurdo! Non è mai esistita un'ipotesi del genere. Nemmeno per idea! Come si fa a togliere a De Magistris l'appoggio della magistratura associata? Diciamo che ha preso i tabulati di Spataro. Come si fa a mettere il Csm contro De Magistris? Diciamo che ha preso i tabulati di Mancino.

Adesso i Ros dicono che nei tabulati che io ho preso ci sono, non so quante utenze del Consiglio superiore della magistratura. Non abbiamo acquisito tabulati del Csm, sono i signori magistrati di cui abbiamo acquisito alcuni tabulati, quelli sì, tra cui alcuni della procura nazionale antimafia ben precisi, due, solo due, che hanno contatti col Csm.

Ha inquisito il Quirinale! Ma quando mai? Se però qualcuno del Quirinale ha chiamato o è stato chiamato dai soggetti di cui ci siamo occupati validamente, bisogna vedere chi dal Quirinale chi ha avuto contatti con queste persone, ma io non ho acquisito i tabulati del Quirinale. A parte che se fosse stato fatto sarebbe stata attività assolutamente legittima perché, sia chiaro, le indagini in Italia non si possono fare soltanto nei confronti dei tossici e magari che siano pure extracomunitari, oppure quelli che sbarcano a Lampedusa nei confronti dei quali è possibile fare di tutto, compresa la creazione dei lager.

La legge è uguale per tutti. Tutti siamo sottoposti alla legge! Perché sia chiaro. Questo lo devono capire. Nel momento in cui a questi signori li si osa sfiorare solo da lontano, con la punta di una piuma, questi signori si ribellano e distruggono le persone che hanno solo il coraggio di fare il proprio lavoro.
Gli italiani questo l'hanno capito. E hanno capito che questo dottor Genchi di cui hanno detto tutte le cose peggiori di questo mondo... e io adesso pubblicherò tutti i miei lavori, dal primo sino all'ultimo pubblicherò tutte le sentenze della Corte di Cassazione, delle Corti d'Appello, delle Corti di Assise, dei tribunali che hanno inflitto centinaia e centinaia di anni di carcere col mio lavoro.
Ma le sentenze di cui io sono più orgoglioso non sono le sentenze di condanna, ma sono le sentenze di assoluzione! Sono quelle persone ingiustamente accusate anche per lavori fatti dal Ros che sono state assolte grazie al mio lavoro e che rischiavano l'ergastolo! E che erano in carcere. Persone che erano in carcere perché avevano pure sbagliato l'intestatario di una scheda telefonica. E adesso questi signori vengono ad accusare me di avere fatto lo stesso lavoro che loro... ma non esiste completamente!
Tutte queste fandonie e la serie di stupidaggini che sono state perpetrate addirittura in un organismo che è il Copasir! Che si deve occupare dei servizi di vigilanza sulla sicurezza, non sui consulenti e sui magistrati che svolgono la loro attività sui servizi di sicurezza! Noi abbiamo trovato delle collusioni di appartenenti ai servizi di sicurezza, con delle imprese che lavorano per i servizi di sicurezza, che lavorano nel campo delle intercettazioni, che costruiscono caserme con appalti dati a trattativa privata per milioni di euro, noi stavamo lavorando su quello! Stavamo lavorando su quello e ci hanno bloccato perché avevano le mani in pasta tutti loro! Questa è la verità.

Questa è la verità e adesso mi hanno pure dato l'opportunità di dirla perché essendo indagato io non sono più legato al segreto perché mi devo difendere! Mi devo difendere con una procura che non ci azzecca nulla con la competenza, la procura di Roma, mi difenderò alla procura di Roma.

Però sicuramente la verità verrà a galla! E non ci vogliono né archivi né dati perché sono tre o quattro cose molto semplici. Le intercettazioni di Saladino utili saranno una decina, quando fu intercettato prima che De Magistris iniziasse le indagini, ma sono chiarissime! E l'attacco che viene fatto nei miei confronti parte esattamente dagli stessi soggetti che io avevo identificato la sera del diciannove luglio del 1992 dopo la strage di via D'Amelio, mentre vedevo ancora il cadavere di Paolo Borsellino che bruciava e la povera Emanuela Loi che cadeva a pezzi dalle mura di via D'Amelio numero diciannove dov'è scoppiata la bomba, le stesse persone, gli stessi soggetti, la stessa vicenda che io trovai allora la trovo adesso!
Ancora nessuno ha detto che io sono folle. Anzi, sarò pericoloso, terribile ma che sono folle non l'ha detto nessuno. Bene allora quello che io dico non è la parola di un folle perché io dimostrerò tutte queste cose. E questa è l'occasione perché ci sia una resa dei conti in Italia. A cominciare dalle stragi di via D'Amelio alla strage di Capaci. Perché queste collusioni fra apparati dello Stato servizi segreti, gente del malaffare e gente della politica, è bene che gli italiani comincino a sapere cosa è stata."

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posted by kotazzu at 2/27/2009 07:00:00 PM | 0 comments


Processo che vai...

Condannato l'avvocato David Mills: fu corrotto da un dipendente di Berlusconi, con i soldi di Berlusconi, per testimoniare il falso in un processo contro Berlusconi. Permane il mistero sul nome del mandante.

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posted by kotazzu at 2/23/2009 11:50:00 PM | 0 comments


Le elezioni manipolate

La manipolazione svelata
Ecco le tecniche usate dai TG per dirottare il consenso elettorale
1. Abilitate le annotazioni del player.
Se non le vedete guardate il video direttamente su YouTube

2. questa è una playlist, alla fine del primo video parte il secondo

I TG e i maggiori quotidiani sono associazioni a delinquere finalizzate al controllo dell'informazione e alla manipolazione dell'opinione pubblica. Fatevene una ragione. Le ultime evidenze arrivano dalle elezioni regionali in Abruzzo e da quelle sarde.
Il principio è semplice, ed è lo stesso applicato nel marketing. Innanzi tutto: se una cosa la vedi, allora esiste. Bisogna far passare il marchio. La parola d'ordine è: mostrare ovunque il nome del candidato da spingere.
Inquadrature chiare, definite, nomi e volti ben in evidenza. Di contro, l'identità dell'avversario deve essere sfumata, poco riconoscibile. Le scritte e simboli che lo riguardano devono essere confusi, meglio se parzialmente coperti.
L'audio gioca un ruolo fondamentale. In un caso chiaro, cristallino, forte, ben equalizzato. Nell'altro distante, difficilmente percepibile, annacquato nel riverbero ambientale per dare l'impressione di scarsa professionalità.
Anche il contesto è importantissimo. Da un lato si sceglie un palazzetto dello sport ripreso da particolari angolazioni, studiate in modo da farlo sembrare stracolmo - cosa che, dati alla mano, non è - e si montano immagini di sostenitori entusiasti. Dall'altro si mandano registrazioni di luoghi bui, piccole sale claustrofobiche, prediligendo spezzoni di scarso effetto, dove magari l'atmosfera è fiacca.
Le parole usate da speaker e giornalisti poi sono la ciliegina sulla torta. Accuratamente studiate secondo i dettami della programmazione neuro linguistica (PNL), insegnata nei circoli giovanili di Marcello Dell'Utri da Antonio Meneghetti. Al candidato da sostenere ci si riferisce come al prossimo possibile governatore, all'altro come all'ex governatore, creando un immaginario nel quale il passato e il futuro sono realtà consolidate e incontrovertibili. Ancora, nel primo caso si parla di programmi e potenzialità, nel secondo si sottolineano problemi e si delinea una personalità chiusa, che gioca in difesa.

E come la mettiamo con la par condicio? Suvvia, ragazzi: siamo italiani. Un po' di creatività, per favore...
Innanzitutto disponiamo del più formidabile cavallo di troia mai concepito. Il Presidente del Consiglio. Con la scusa del dovere di informare sulle attività di governo, può essere ripreso e mandato in onda costantemente. Specialmente durante il silenzio stampa che precede i giorni del voto. I suoi prestanome godono così di una vetrina pre-elettorale importantissima, dato che le elezioni si vincono proprio negli ultimi giorni.
Secondariamente, nel mondo degli affari tutto è oggetto di compra-vendita, conseguenza di un'analisi cinica basata sul modello costi-benefici.
Quanto costa
violare la par condicio? Meno, infinitamente meno rispetto a quello che si perderebbe non piazzando il figlio del commercialista di famiglia in una posizione chiave come quella di governatore della Regione Sardegna. Meglio occupare l'informazione locale, con uno squilibrio di esposizione vicino a percentuali da dittatura sudamericana, e pagare dopo qualche anno un'ammenda ridicola.
Basta comprare a prezzi da rigattiere interi chilometri di coste non edificabili e rivenderle subito dopo aver deliberato che è possibile costruirvi alberghi e villaggi turistici. Con gli spiccioli delle mance ai camerieri ci si paga la multa e ci si toglie dalle palle l'Autorità Garante per le Telecomunicazioni.

[...] Non so se Cappellacci riuscirà nonostante tutto a fare qualcosa di buono. Tutto quello che so è che i risultati elettorali sono stati alterati con l'inganno, e questo mi basta.

L'unica Italia possibile è un'Italia libera dai metodi berlusconiani. Dopodichè ben vengano destra, sinistra, comunisti, leghisti, giustizialisti, libertari, democratici e liste civiche. Ma devono giocare tutti ad armi pari.

Tutto cio' è pedissequamente copiato da BYOBLU.

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posted by kotazzu at 2/23/2009 10:48:00 AM | 0 comments


Papà, dov'eri quando hanno tolto la libertà di parola da Internet?

Stiamo ancora osservando con apprensione il temporale D'Alia addensarsi minaccioso sull'orizzonte dell'informazione libera, che già la tempesta Carlucci si leva da sud e minaccia di spazzare via la rete per come la conosciamo.
Ormai il cyberspazio è accerchiato. Deputati e Senatori affetti da Controllatio Precox calano dal Parlamento a fiotte. Sono come cavallette. Sciamano sulle libertà digitali e cercano di inaridirle. Ogni tanto, qualcuno di loro fa obiezione di coscienza. Perfino nel PDL. E' il caso di Roberto Cassinelli, che ha presentato a sua volta un controemendamento per contenere i deliri della macelleria D'Alia. [...]

Di rete ormai legifera chiunque. Mi meraviglio che calciatori e veline ancora non abbiano scritto un progetto o un disegno di legge al riguardo. Gabriella Carlucci lo ha fatto. E' perfettamente qualificata. Ha presentato le più importanti manifestazioni canore italiane: Azzurro, Festivalbar, Cantagiro, due volte il Festival di Sanremo, e poi Cocco, Giallo, Luna di Miele, Piccolo Grande Amore, Buona Domenica, Mela Verde... Con un tale curriculum, era la candidata ideale ad affrontare la delicata questione delle libertà digitali. Del resto Berlusconi ha conquistato gli italiani a colpi di soubrettes. Il Parlamento non è che la naturale prosecuzione degli studi Mediaset, tanto che avrebbe proposto di cambiare nome alla XVI Legislatura e chiamarla Fantastico 16.

Il Progetto di Legge numero 2195, presentato dall'Onorevole Carlucci, cerca di assicurare la legalità nella rete internet. Ne sono trapelati in rete solo quattro commi dell'articolo II. Ecco il primo: «E' fatto divieto di effettuare o agevolare l'immissione nella rete di contenuti in qualsiasi forma (testuale, sonora, audiovisiva e informatica, ivi comprese le banche dati) in maniera anonima».
Se scriverete un commento a questo post, dovrò chiedervi la carta d'identità.

Gabriella, ...Gabriella! Berlusconi è nero: come farà D'Alia ad inserire commenti clandestini inquadrabili nell'Apologia di Reato, al fine di filtrare i blogger dissidenti, se lo costringi a cacciare la carta d'identità? Ma parlatevi almeno tra di voi, no? Cribbio!

Con il secondo comma si estende la responsabilità di qualsiasi cosa avviene in rete a chiunque: «I soggetti che, anche in concorso con altri operatori non presenti sul territorio italiano, ovvero non identificati o indentificabilì, rendano possibili i comportamenti di cui al comma 1. sono da ritenersi responsabili - in solido con coloro che hanno effettuato le pubblicazioni anonime - di ogni e qualsiasi reato, danno o violazione amministrativa cagionati ai danni di terzi o dello Stato».

Se scrivete psiconano su un commento di YouTube, nella bacheca di Facebook, o nei commenti di questo post, siete perseguibili voi, YouTube, Facebook, io, la Telecom che vi ha portato a casa il doppino, chi vi ha venduto il computer, Intel o Amd che hanno prodotto processori senza Identificativo univoco, il vostro provider, il vostro datore di lavoro che non ha controllato che uso facevate di internet, la mamma che vi ha comprato la cameretta e una scrivania dove appoggiare il computer, papà che vi ha insegnato ad usarlo, la Microsoft o gli sviluppatori della distribuzione Linux che utilizzate, e perfino gli eredi di John Von Neumann dalle cui teorie si è sviluppata tutta l'informatica.
Tra l'altro, detta così, dovete pagare per ogni e qualsiasi reato, danno o violazione amministrativa. Qualsiasi cosa, anche commessa al di fuori della rete. Qualcuno dovrebbe spiegare alle nostre soubrette parlamentari la differenza tra un testo di legge e una sceneggiatura di una trasmissione televisiva.

Con il terzo comma la Carlucci prende tutti gli sforzi dell'Onorevole Cassinelli per l'abrogazione del reato di stampa clandestina e ne fa carta straccia: «Per quanto riguarda i reati dì diffamazione si applicano, senza alcuna eccezione, tutte le norme relative alla Stampa».
Cassinelli e la Carlucci stanno nella stessa squadra. Ma internet è una puttana su cui tutti possono mettere le mani senza doverla per forza sposare. Le toccano le tette dal DDL 1415, il Disegno di Legge sulle Intercettazioni. Le palpano il culo dal DDL 733, il pacchetto sicurezza. Ora la Carlucci la carica in auto per una cosuccia a tre con Cassinelli. E' uno stupro collettivo, una pornografia legislativa. I testi dei DDL in materia dovrebbero essere vietati ai minori.
On.Carlucci, si legga questo post sul Diritto di Rettifica nel web 2.0. C'è anche un video. Chissà che non le susciti un improvviso, breve afflato d'amore per il web che possa magari spingerla a ripensare il suo terzo comma.

Con il quarto comma si iniziano ad intuire i mandanti del progetto di legge 2195: «In relazione alle violazioni concernenti norme a tutela del Diritto d'Autore, dei Diritti Connessi e dei Sistemi ad Accesso Condizionato si applicano, senza alcuna eccezione le norme previste dalla Legge 633/41 e successive modificazioni».
In Svezia si celebra il processo delle lobby contro ThePirateBay, per il quale sono già cadute la metà delle accuse. IFPI - International Federation of the Phonographic Industry - che difende interessi privati a scapito della trasformazione dei modelli culturali, si frega le mani di fronte all'abolizione dell'anonimato di cui al primo comma del progetto di legge 2195. Gabriella Carlucci, che dopo anni di Festivalbar e San Remo qualche discografico deve averlo per forza conosciuto, apre così la porte di casa degli italiani agli avvocati dell'industria musicale. Ma nessuno ravvisa in questo un conflitto di interessi.

Vi prego, qualcuno dica tra l'altro all'Onorevole che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha istituito un comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale, il quale ha aperto un forum pubblico per raccogliere le proposte e i suggerimenti della rete.

O devo fare tutto io?

On Carlucci,

perchè anzichè stuprare la rete con provvedimenti appartenenti ai Disegni di Legge più disparati, spesso in contrasto tra loro, perfino ignorando l'istituzione di un forum antipirateria ad opera della stessa Presidenza del Consiglio, non vi fermate, vi sedete tutti intorno a un tavolo, magari invitando chi la rete la costruisce e la vive davvero, e si ragiona tutti insieme con una visione finalmente unitaria e collettiva?
Lei fa parte del Comitato per i Beni Artistici della Camera dei Deputati. Bene: la rete è un'opera d'arte, non è possibile farne continuamente scempio.

Un cittadino della rete
[mettete nome e cognome, se no la Carlucci si inquieta


Invia questo messaggio all'Onorevole Carlucci.

Tutto cio' è pedissequamente copiato da Byoblu.

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posted by kotazzu at 2/20/2009 09:41:00 AM | 0 comments


Energy Opinions, Energy Minions


Apro un blog di intelligentia Apple e cosa trovo? Il buon Obama (che non sarà un messia, ma ne ha gli attributi, a detta di molti) nomina segretario per l'Energia del prossimo venturo entourage governativo statunitense un premio nobel per la fisica.
Insomma, non l'ultimo degli incapaci. Qualcuno che mette scienza e animo prima di profitto e interessi privati. Nessuna lobby del petrolio, attivismo nucleare, no.

E noi, chi abbiamo per l'energia? Un dirigente INPDAP.

Mhh, e così se riscattiamo gli anni di servizio della centrale a carbone abbiamo un trasferimento di efficienza per mandarla in pensione con una buonuscita di venti milioni di megawatt da distribuire sui termovalorizzatori, così anche loro producono qualcosa, oltre che cancro distribuito.

Yessss... weekend.

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posted by kotazzu at 12/12/2008 08:30:00 AM | 0 comments


I am Italian

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posted by kotazzu at 11/14/2008 03:25:00 PM | 0 comments


Italy is sinking

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-4/camion-spranghe/camion-spranghe.html

un bell'articolo di CURZIO MALTESE. Forse i facinorosi non sono di sinistra. Ma forse, dopo le affermazioni di Cossiga della settimana scorsa, lo sapevate. Spread the word. Possiamo informarci in altri modi, signor presidente, abbiamo telecamere e occhi dappertutto per scoprirvi. Censurerete Internet? Verrete di casa in casa a picchiarci?
Purghe, come ai vecchi tempi.

Ammettetelo, siamo in troppi, siamo elettori, e voi state sbagliando.

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posted by kotazzu at 10/30/2008 12:50:00 PM | 2 comments


Sistema Immunitario

Oggi quoto il Financial Times, mica gli ultimi coglioni al mondo.


"We have been here before, and it is no better second time around. Silvio Berlusconi?s success this week in getting the Italian parliament?s approval for legislation protecting Italy?s top four elected officials from prosecution while in office makes the heart sink ? just as it did when he pursued the same route the last time he was in power.

It says much about the prime minister?s priorities that having won the election fewer than 100 days ago, he devoted such effort to the swift passage of this law. As before, Mr Berlusconi?s focus is not on Italy but on himself."

Leggete l'articolo QUI.

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posted by kotazzu at 7/24/2008 11:48:00 PM | 0 comments


Chiaiano, China


Una lettera da Chiaiano.

"Datemi voce e spazio perché sui giornali di domani non si leggerà quello che è accaduto. Si leggerà che i manifestanti di Chiaiano sono entrati in contatto con la polizia. Ma io ero lì. E la storia è un'altra. Alle 20 e 20 almeno 100 uomini, tra poliziotti, carabinieri e guardie di finanza hanno caricato la gente inerme. In prima fila non solo uomini, ma donne di ogni età e persone anziane. Cittadini tenaci ma civili - davanti agli occhi vedo ancora le loro mani alzate - che, nel tratto estremo di via Santa Maria a Cubito, presidiavano un incrocio.
Tra le 19,05 e le 20,20 i due schieramenti si sono solo fronteggiati. Poi la polizia, in tenuta antisommossa, ha iniziato a caricare. La scena sembrava surreale: a guardarli dall'alto, i poliziotti sembravano solo procedere in avanti. Ma chi era per strada ne ha apprezzato la tecnica. Calci negli stinchi, colpi alle ginocchia con la parte estrema e bassa del manganello. I migliori strappavano orologi o braccialetti. Così, nel vano tentativo di recuperali, c'era chi abbassava le mani e veniva trascinato a terra per i polsi.
La loro avanzata non ha risparmiato nessuno. Mi ha colpito soprattutto la violenza contro le donne: tantissime sono state spinte a terra, graffiate, strattonate. Dietro la plastica dei caschi, mi restano nella memoria gli occhi indifferenti, senza battiti di ciglia dei poliziotti. Quando sono scappata, più per la sorpresa che per la paura, trascinavano via due giovani uomini mentre tante donne erano sull'asfalto, livide di paura e rannicchiate. La gente urlava ma non rispondeva alla violenza, inveiva - invece - contro i giornalisti, al sicuro sul balcone di una pizzeria, impegnati nel fotografare.
Chiusa ogni via di accesso, alle 21, le camionette erano già almeno venti. Ma la gente di Chiaiano non se ne era andata. Alle 21.30, oltre 1000 persone erano ancora in strada. La storia è questa. Datemi voce e spazio. Perché si sappia quello che è accaduto. Lo stato di polizia e l'atmosfera violenta di questa sera somigliano troppo a quelli dei regimi totalitaristi. Proprio quelli di cui racconto, con orrore, ai miei studenti durante le lezioni di storia".
Elisa Di Guida, docente di Storia e Filosofia - Napoli

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posted by kotazzu at 5/25/2008 06:53:00 PM | 0 comments


Find what's wrong


Cosa c'é di sbagliato nella fotografia pubblicata qua a fianco?
Vi do un indizio: non é la cravatta.

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posted by kotazzu at 4/24/2007 05:11:00 PM | 0 comments